Cremonese, con la vittoria sulla Roma inizia il viaggio impossibile
Un noto proverbio cinese recita così: “Anche un viaggio di mille miglia inizia con un singolo passo”, anche se forse quello più adatto alla situazione attuale della Cremonese è “Meglio tardi che mai”. Grazie ai gol dell’esperto Ciofani e del giovane Tsadjout, guidati dallo stratega Ballardini (bravissimo ad ingabbiare la Roma di Mourinho), dopo 24 giornate di campionato i grigiorossi hanno finalmente sfatato il tabù vittoria, trovando un risultato storico sotto tantissimi punti di vista: i tre punti in A mancavano dal 1996 (una vera e propria era geologica, calcisticamente parlando) e il record negativo di 28 partite senza vittorie dell’Ancona può finalmente tornare un lontano ricordo. E ora?
Un passo alla volta
Potrà sembrare assurdo, ma mai come oggi la Cremonese sembra avere quello che serve per dire ancora la sua nella lotta salvezza. Il macigno psicologico del mancato successo se n’è finalmente andato e i tre punti dello Zini hanno addirittura fatto scalare i lombardi in classifica, dall’ultimo al penultimo posto, per la prima volta in due mesi. Come dichiarato da mister Ballardini (personaggio perfetto a cui affidare questa missione) nel post partita non è il momento di fare tabelle, ma solo di pensare alla sfida di Reggio Emilia contro il Sassuolo. Per credere fino in fondo alla permanenza in Serie A (che al momento dista otto punti), servirà uno sforzo straordinario da parte dell’intero gruppo.
Il cuore oltre l’ostacolo
Non è la prima volta che si parla di una Cremonese in grado di gettare il cuore oltre l’ostacolo, ma la sfida di ieri è la prima nella quale questo atteggiamento viene effettivamente premiato sul campo. Archiviate tutte le influenze esterne (le voci di esonero ai tempi di Alvini e il calciomercato, per esempio) il gruppo grigiorosso si è ritrovato a dover contare solamente su sé stesso fino al termine della stagione, con tutti i pregi e difetti che lo caratterizzano. Per raggiungere la salvezza servirà andare oltre i propri limiti, magari anche con quel pizzico di fortuna venuta a mancare nella prima parte di stagione. La piazza è compatta e pronta a sostenere la squadra, Ballardini e il suo staff sono concentrati sull’obiettivo. Arrivati a questo punto, sognare non costa nulla.