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Chiesa tiene in corsa una Juve brutta e pasticciona: 2-1 a Porto, sarà decisivo il ritorno

di Ivan Cardia
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Porto batte Juventus 2-1: gol di Taremi e Marega, chiude Chiesa.

Due dormite abbattono la Juventus, il gol di Federico Chiesa nel finale la tiene in corsa. In casa del Porto, i bianconeri perdono 2-1 e confermano il tormentato rapporto con le gare di andata degli ottavi di finale di Champions League. Vista la prestazione, il risultato è oro colato, anche perché adesso Andrea Pirlo potrà giocarsi la qualificazione in casa, con una sconfitta di misura che lascia del tutto aperto il discorso. Al ritorno, però, servirà un'altra Juve: troppo brutta, per quasi tutta la gara, quella vista al Do Dragao, per essere vera. Si diceva delle dormite: una individuale, l'altra collettiva; una dopo 63 secondi del primo tempo, l'altra dopo 20 secondi del secondo. Per quasi tutta la partita, ai bianconeri va male tutto quello che può andare male: le reti di Taremi e Marega complicano la vita a Pirlo, messo in difficoltà dall'ottima lettura della partita di Sergio Conceicao. Se a questo si aggiungono gli errori, di un singolo (Bentancur) e del gruppo, tutto diventa più difficile. La Juve, troppo brutta per essere vera, porta a casa una sconfitta che ha un sapore più dolce del previsto, visto l'andamento della partita. Ma ne esce comunque con le ossa rotte: a livello di prestazione (e la costruzione dal basso non è il male assoluto, ma se non ti riesce è un problema), ma anche di condizione fisica. Fuori Chiellini, dolorante De Ligt, squalificato al ritorno Danilo. L'unico vero sorriso è quello di Chiesa.

LE SCELTE INIZIALI: KULU CON CR7 - Morata non è al meglio, Kulusevski sì: lo svedese parte titolare al fianco di CR7. Scelte quasi obbligate per Pirlo in tutti gli altri reparti, con Danilo e Alex Sandro ai fianchi di Chiellini e De Ligt. Conceicao ritrova Otavio titolare, per la prima volta dopo il breve stop di fine gennaio: a destra va Corona. Coppia d'attacco Marega-Taremi, c'è Pepe a guida della difesa.

BENTANCUR, CHE COMBINI? - Pronti via, l'avvio della gara è segnato dalla clamorosa dormita del centrocampista uruguaiano: dopo 63 secondi dimentica completamente di essere in campo, e nello specifico in area di rigore, in una gara di Champions League. È l'unica spiegazione per il regalo fatto a Taremi, che riceve un distratto retropassaggio del sudamericano e incredulo batte Szczesny. È il terzo gol più rapido subito dalla Juventus nella sua storia in Champions, è un avvio shock dal quale i bianconeri faticano lungamente a riprendersi, anche per la testardaggine nel provare sempre e comunque la costruzone dal basso. Anche in clamorosa assenza di risultati. Anzi: lo stesso Bentancur va vicino al bis, poi anche Szczesny prova a iscriversi alla gara di frittate.

CHIELLINI KO, LA JUVE NON TROVA SPAZI - Incassato il primo gol e sfiorato il secondo, la squadra di Pirlo insiste sullo stesso spartito tattico mentre i lusitani chiudono qualsiasi pertugio. Lo stesso Ronaldo (19 tocchi nel primo tempo) sparisce nelle difficoltà dei suoi, mentre al 35' Chiellini saluta la banda: problema al polpaccio per il capitano, che alza bandiera bianca e cede il posto a Demiral. L'unico squillo ospite è del 41': Rabiot s'inventa una bella rovesciata, Marchesin un volo plastico per dirgli di no. La prima frazione finisce 1-0 per il Porto, senza che la Juve sia davvero entrata in partita.

BENE, BRAVO, BIS. 20 SECONDI PER IL 2-0 DI MAREGA - La ripresa inizia come il primo tempo. Stavolta non c'è Bentancur, ma la generale mollezza della squadra di Pirlo sul calcio d'inizio dei Dragoes: Manafà sfonda a destra e mette in mezzo. Marega anticipa De Ligt, ancora una volta nulla da fare per Szczesny. 2-0, e buio pesto per la Vecchia Signora, vicina a subire il tris dopo una percussione di Oliveira. Il paradosso è che il primo cambio tecnico lo faccia Conceicao: fuori Otavio, dentro Diaz.

DENTRO MORATA, CHIESA RIAPRE IL DISCORSO - Scavallata l'ora di gioco, arriva anche il primo cambio bianconero: fuori McKennie, dentro Morata. Poi esce anche Kulusevski per fare posto a Ramsey. Quando il finale sembra già scritto, arriva l'azione più imprevedibile: sovrapposizione di Rabiot a sinistra, cross sul secondo palo per l'accorrente Chiesa. Botta di prima dell'ex Fiorentina e 2-1: è il primo gol di un altro calciatore della Juve nella fase a eliminazione diretta da quando è arrivato Ronaldo.

Il tabellino
PORTO-JUVENTUS 2-1
(1' Taremi, 46' Marega; 82' Chiesa)

Ammoniti: 63' De Ligt, 82' Danilo, 88' Demiral, 90'+2 Alex Sandro nella Juventus.

PORTO (4-4-2): Marchesin; Manafà, Mbemba, Pepe, Zaidu; Corona (90' Corona), Oliveira (90' Conceicao), Uribe, Otavio (57' Diaz); Marega (66' Grujic), Taremi.

JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Danilo, De Ligt, Chiellini (35' Demiral), Alex Sandro; Chiesa, Rabiot, Bentancur, McKennie (63' Morata); Kulusevski (76' Ramsey), Ronaldo.

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