Cagliari in lutto: scomparso Cesare Poli, tra i protagonisti dello scudetto del '70
Lutto in casa Cagliari. Attraverso i suoi canali ufficiali, il club sardo ha reso nota la scomparsa di Cesare Poli, tra i protagonisti dello storico scudetto vinto dai rossoblù nella stagione 1969/1970.
Nato a Breganze, nel vicentino, il 6 gennaio 1945, Poli nasceva da centrocampista ma, come ricorda la società isolana, "l'eclettismo era il suo punto di forza. Poteva giostrare con eguale rendimento da terzino, mediano, o difensore puro. Faceva valere la grinta e la capacità di corsa, rimasta immutata dai tempi giovanili. Per il suo dinamismo e la sua duttilità era uno dei preferiti di tutti gli allenatori succedutosi sulla panchina del Cagliari, che sapevano di poter contare su di lui in ogni occasione".
Cresciuto nelle giovanili del Vicenza, esordì tra i professionisti con i biancorossi, per poi passare all'Inter senza riuscire a imporsi. Dopo due stagioni in nerazzurro, ecco l'approdo a Cagliari, dal 1969 al 1971. Avrebbe poi vestito nuovamente la maglia isolana da 1973 al 1975, dopo una nuova parentesi al Vicenza. Come molti protagonisti di quello storico tricolore, decise poi di stabilirsi in Sardegna.
Alla famiglia e ai cari di Poli le più sentite condoglianze dalla redazione di TuttoMercatoWeb.
Il ricordo di Nanni Boi
Se n'e' andato un altro degli eroi di gioventu'. Mi piace ricordare Cesare Poli con la descrizione che mi fece Gigi Riva quando parlo' di quella squadra imbattibile per il libro "Un tiro mancino". "Poli era importante. Se Nene' era il jolly dalla metacampo in su, lui lo era dal portiere alla meta' del terreno di gioco. Terzino destro, sinistro, mediano, libero...
Costringeva il titolare a stare sempre in prima linea con la baionetta in bocca perche' senno' c'era lui pronto a rilevarlo".
Il mio ricordo e' invece personale e risale a quasi nove anni fa, quando grazie all'amico Ferdinando Secchi presentai al Comune di Cagliari il libro "Storie di pallone in Sardegna". Mi avevano detto che Cesare difficilmente sarebbe venuto. Non stava bene, non se la sentiva. Aveva diradato le uscite un po' come Gigi. E invece arrivo', si sedette in banco vicino a Greatti e partecipo' intervenendo divertito durante lo show di Nino Nonnis, altro amico che ci ha lasciato. Ricordo anche la gioia di Gigi che sarebbe venuto invece alla successiva presentazione di quel libro al Cus Cagliari.
Durante la conferenza in Comune si fece fare una radiocronaca diretta da Oliviero Salvago mostrandosi soddisfatto proprio per aver convinto Cece a presenziare. Sempre alla mano, Poli non aveva mai pregiudizi su chi lo intervistava.
Ogni volta che lo cercavo magari al telefono mi trattava come se fossimo vecchi amici pur non essendoci mai frequentati. Era nato a Breganze, capitale dell'hockey a rotelle nel vicentino, nel 1945. Una volta gli chiesi se avesse sbagliato sport visto che dalle sue parti andava di moda quell'altro. E lui stando al gioco rispose: "Nell'hockey ero scarso, cosi' ripiegai sul pallone". Una bella persona che aveva vissuto il crepuscolo dell'Inter euromondiale, un giocatore indubbiamente forte, senno' Scopigno non l'avrebbe chiamato. Lo ricordava affidabilissimo in quel Vicenza che in tempi diversi era stato una rampa di lancio per entrambi, cosi' come per altri due amiconi come Bobo Gori e Adriano Reginato.