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Buffon: "Il mio Parma è stato incredibile. Erano gli anni migliori del calcio italiano"

di Ivan Cardia
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Insignito a Montecarlo del premio del presidente UEFA, Gianluigi Buffon ha parlato al sito ufficiale della confederazione europea, soffermandosi soprattutto sulla Coppa UEFA vinta nel 1999 col Parma, l'unico trofeo europeo della sua carriera: "Per me questo trofeo significa che qualcuno ha apprezzato tanti aspetti dei miei 29 anni di carriera. Cose in campo, e forse anche quelle lontane dagli occhi del pubblico, sia nello spogliatoio che in qualsiasi altro ambiente. Quindi, sicuramente mi rende felice. Significa davvero molto. Perché ho avuto una carriera ricca di riconoscimenti sportivi. E penso di averli guadagnati tutti con il sudore, il duro lavoro, il talento e anche un po' di fortuna. Ma nel corso della mia carriera ho sicuramente preso molte decisioni che hanno reso ancora più difficile la mia ricerca di alcuni trofei. Ma lo considero la migliore prova di ciò che è una persona; in cosa credono e per cosa combattono. E penso di aver fatto molte scelte difficili nella mia carriera, il che non ha reso affatto più facile raggiungere i miei obiettivi nel calcio. Questo è quello che sono però. E quello era il modo migliore per potermi guardare allo specchio e vivere felicemente la mia vita".

La stagione della Coppa UEFA 1998/99?
"All'epoca avevo 21 anni e la Coppa UEFA era davvero di un certo livello. All'epoca era prestigiosa quasi quanto la Champions League. Perché c'erano quasi tutte le squadre dei campionati più importanti. Quindi è stata una competizione davvero dura. Ricordo quella stagione, perché giocavamo tante partite. Ricordo alcune partite, soprattutto contro i Rangers. Un'altra è stata contro il Fenerbahçe, che è stata dura e abbiamo perso all'andata, ma siamo riusciti a ribaltare la situazione al ritorno. Allora sapevi che per vincere dovevi fare qualcosa di speciale. Alla fine, la partita più facile è stata quasi la finale contro il Marsiglia a Mosca. Siamo stati fortunati perché avevano tre o quattro giocatori squalificati che erano ottimi giocatori e questo ci ha aiutato a vincere il trofeo. Ma è un bellissimo ricordo: finché l'Atalanta non ha vinto, eravamo l'ultima squadra italiana a vincere la Coppa UEFA".

Quel Parma è stato leggendario.
"Quel Parma è stato incredibile. Il tipo di squadra che oggi potrebbe competere per vincere la Champions League. Ricordo che, a parte me, in difesa c'erano Néstor Sensini, Fabio Cannavaro e Thuram. Poi c'erano Fuser, Stanić, Vanoli, Verón, Boghossian. In attacco c'erano Chiesa, Crespo, Balbo, Asprilla. Eravamo una squadra con capacità e punti di forza eccezionali. Penso che quelli siano stati gli anni migliori del calcio italiano, perché c'erano sette squadre, oltre a Juventus, Milan e le solite squadre - c'erano anche Lazio, Parma e Fiorentina, che avevano grandi squadre".

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Domenica 15 Settembre 2024
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