Altri 20 milioni, per un totale di 60. Il Milan e la possibile nuova dimensione con la Champions
La gioia sportiva dopo 9 anni circa di assenza ad una fase a eliminazione diretta della Champions è chiara, evidente, quasi da non spiegare. Ma al di là dell’obiettivo di campo raggiunto il Milan, almeno quello che abita gli uffici, ha esultato anche per i risvolti positivi che la qualificazione agli ottavi può portare. Già, perché il superamento del girone era obiettivo della squadra ma pure del club che così può rimpinguare le proprie casse e chissà, magari lavorare con maggiore serenità al rinnovo di Rafa Leao, o a quello di Bennacer, e magari avere prospettive diverse sul mercato: a gennaio, quando magari Pioli chiederà un regalino. Ma pure a giugno prossimo, quando Maldini e Massara avranno qualche problema, o qualche titubanza in meno, a strappare assegni in stile De Ketelaere. Con un fondo cassa così, giusto per fare un esempio, magari un Botman sarebbe stato più facilmente raggiungibile.
I conti
Giocando gli ottavi di Champions, il Milan potrà dire di aver incassato circa 60 milioni di euro dalla UEFA. Spicciolo più spicciolo meno, anche considerando una malaugurata eliminazione. L’approdo alla fase ad eliminazione diretta porterà un bonus UEFA da 9,6 milioni. Cifra che aggiungendo market pool (cifra più alta fra le italiane dopo il successo in Serie A dello scorso anno), ranking storico e botteghino arriverà senza particolari problemi a circa 20 milioni di euro. Cifra che va ad aggiungersi a quanto incassato dalla qualificazione alla Champions, dai risultati dei gironi e da tutte le altre voci annesse, più o meno 40 milioni. Ed eccolo lì il totale: quasi 60 milioni, dopo le prossime due partite di Champions League.