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All'ultimo secondo, Sanchez fa esplodere San Siro: Inzaghi batte la Juve, Supercoppa all'Inter

di Ivan Cardia
Fonte: Inviato a San Siro
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Inter batte Juventus: 2-1, Lautaro risponde McKennie. Poi decide Sanchez.

All’ultimo secondo, l’Inter batte la Juventus e porta a casa la Supercoppa Italiana. Non c’è due senza tre per Simone Inzaghi, che per la terza volta in finale stende la Vecchia Signora e vince il primo trofeo della stagione, nonché il primo a livello personale sulla panchina nerazzurro. Quando la gara, intensa ma non eccezionale a livello tecnico, sembrava destinata destinata ai rigori dopo i gol di McKennie e Lautaro nei tempi regolamentari, un lampo di Alexis Sanchez al 120’ regala il trionfo alla formazione campione d’Italia. Risultato giusto? Difficile da dire. Nel complesso, l'Inter ha fatto girare la palla in maniera più convincente della Juve, se si guarda al gioco. Ma la bilancia dei pericoli è in equilibrio - così come quella della recriminazioni arbitrali per due rigori non concessi da Doveri nel primo tempo, solare quello assegnato - e anzi in avvio lo schema scelto da Massimiliano Allegri ha messo in difficoltà il dirimpettaio. Alla fine, la differenza l'ha fatta la panchina: più lunga e di qualità quella del Biscione. Che ha dovuto sudare più camicie del previsto, ma alla fine ha avuto ragione della Vecchia Signora.

Le scelte iniziali: undici tipo per Inzaghi, Dybala in panchina. Tutto facile per il padrone di casa: l’Inter va in campo con l’undici ideale, ritrova Calhanoglu a centrocampo e il tandem Dzeko-Lautaro in attacco. Preferito Dumfries a destra. Allegri deve invece reinventarsi la Juve e lo fa senza Dybala: Bernardeschi e Kulusevski, ma anche McKennie, a supporto di Morata, McKennie con Locatelli e Rabiot in mezzo.

McKennie apre, Lautaro risponde L’avvio di gara è a tinte nerazzurre: subito Dzeko, poi anche De Vrij e Barella mettono paura alla Juve, senza precisione precisione. Il modulo bianconero mette in difficoltà i padroni di casa, soprattutto Brozovic tallonato da Kulusevki. E a sua volta chiamato a coprire sullo svedese con gran fatica. Furiose proteste interiste quando Chiellini atterra Barella: il contatto c’è, il centrocampista frena. Doveri non fischia, siamo in piena area grigia. Passata la paura, la Signora mette fuori la testa: il grimaldello della serata è il maghetto McKennie. Al 25’ Morata crossa da sinistra, De Vrij e Bastoni si fanno saltare in testa dallo statunitense: esperto di terzo tempo, fa 1-0 e sbocca la gara. La Juve pare in fiducia, ma tempo dieci minuti e l’Inter replica: ingenuità di De Sciglio che stende Dzeko in posizione defilata ma entro l’area. Zero dubbi questa volta, dal dischetto va Lautaro che tira una cannonata alla sinistra di Perin. Palla al centro e tutto da rifare per le due compagini.

Secondo tempo senza acuti. E senza gol. Il tè caldo dà nuove energie soprattutto a Bernardeschi: il caratino, al rientro in campo, spaventa Handanovic con due squilli il più pericoloso dei quali scheggia la traversa. Duello rusticano fra Morata e Skriniar al 53’: ha la peggio lo spagnolo, che però continua la partita. Superato l’elemento sorpresa, l’Inter prende le redini della partita, nonostante qualche incertezza lì dietro la rimetta in pericolo. I nerazzurri non creano però palle gol vere e proprie: la migliore è di Dumfries, attento Perin. I cambi arrivano tardi, il primo è Dybala a un quarto d’ora dal novantesimo. Risponde Inzaghi cambiando la coppia offensiva, Allegri inserisce Arthur per Bernardeschi con l’obiettivo di confondere ulteriormente le idee all’avversario. Fischi bianconeri per il grande ex Vidal, ma sino al novantesimo non succede alcunché - se non delle proteste bianconere per un rigore in extremis - e si va ai supplementari.

Alla fine arriva Sanchez. Alla ripresa del gioco, Allegri lascia fuori anche Locatelli per inserire Bentancur. Il primo tempo supplementare è un po’ lo specchio della ripresa: Inter in controllo ma senza regalare sussulti, Juve a folate. La migliore la regala Dybala, tiro di poco alto. Non basta, così come sembra non cambiare la storia di questa serata il secondo tempo supplementare: tante schermaglie, nel complesso sembra crederci più la Juve, nessuna vera occasione per mettere il punto a una sfida intensa ma non sempre esaltante a livello tecnico. Fino al 120’: l’Inter attacca, Darmian arriva in area, la palla arriva a Sanchez che da due passi fredda Perin.

INTER-JUVENTUS 2-1
(35’ Martinez, 120’ Sanchez; 25’ McKennie)

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Lunedì 6 Maggio 2024
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