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Al Bologna l'onore, al Milan i tre punti: Ibra&Co fanno di tutto per non vincere, ma finisce 4-2

di Ivan Cardia
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Milan batte Bologna: al Dall’Ara finisce 4-2. I marcatori: Leao e Calabria nel primo tempo, autogol di Ibrahimovic e rete di Barrow nella ripresa. Bennacer chiude la contesa, Zlatan la arrotonda.

L’espressione di Stefano Pioli, scuro in volto dopo una partita che il suo Milan ha portato a casa pur avendo fatto di tutto per non vincere, racconta una serata pazzesca. Sembra tutto facile per i rossoneri, avanti di due gol e un uomo a fine primo tempo, grazie alle reti di Rafael Leao e Davide Calabria. Più l’espulsione di Adama Soumaro, che lascia i suoi in dieci per oltre settanta minuti. Nella ripresa, torna il Bologna, che alla fine non prenderà alcun punto e anzi rimedierà la prima sconfitta interna di questa stagione, ma tiene al Renato Dall’Ara il proprio onore. L’autorete di Zlatan Ibrahimovic e il 2-2 di Musa Barrow rimettono in carreggiata la squadra di Mihajlovic, tradita ancora da un cartellino rosso: quello di Roberto Soriano. In nove contro undici, padroni di casa e ospiti fanno un altro sport, così Pioli butta dentro anche Giroud. Irriconoscibile con le due punte, il Milan cerca la vittoria nell’unico modo che non conosce, quello della palla alta e buttata lì cercando la fortuna e la giocata. Proprio quello che il tecnico emiliano non vorrebbe. Ci pensa Ismail Bennacer, prima dell’acuto finale dell’ultra-quarantenne Ibra, a ridare quel che il Diavolo si aspettava da una gara così. Di nuovo primo, almeno per una notte, aspettando Roma-Napoli. Ma quanta fatica.

Le scelte iniziali: Ibra dal 1’. Miha rilancia Medel. Squadra che non vince si cambia poco, sembra questo il motto. Nei rossoblù, l’unica novità rispetto al pari di Udine è la presenza di Gary Medel al centro della difesa. Pioli, anche per le tante defezioni, ripropone per nove undicesimi la squadra che ha perso al Porto. Due cambi: Castillejo sulla trequarti destra e soprattutto Ibrahimovic, titolare per la prima volta dal 3-0 alla Juventus dello scorso finale di campionato.

Milan avanti di due gol e un uomo all’intervallo. Ritmo alto dall’inizio, il Bologna ci prova con Arnautovic ma passano gli ospiti grazie a Leao. L’1-0 dura un quarto d’ora, la superiorità numerica venti minuti: Soumaoro, già rivedibile sull’azione del portoghese (che scappa su filtrante di Ibra e infila Skorupski con la deviazione di Medel), atterra Krunic lanciato in porta. Zero dubbi per Valeri e anche per il VAR: il franco-maliano va sotto la doccia, complicando la serata di Mihajlovic e facilitando di molto quella di Pioli. A completare l’opera, dopo i tentativi del solito Leao e la rabbia di un Bologna che tenta il tutto per tutto ma non entra mai in partita, personificata da Arnautovic, ci pensa Calabria: il Diavolo sfonda a sinistra, Skorupski non respinge nel migliore dei modi il cross di Ballo-Toure, il terzino chiude col destro l’azione e - immagina - anche la pratica. Appena prima dell’intervallo, nota dolente per Pioli: Castillejo si fa male, alla ripresa ci sarà Saelemaekers in campo al suo posto.

Il Bologna torna in partita, poi se la gioca in nove. Alla fine arriva Bennacer. Christopher Nolan immagina trame meno contorte e con una dose inferiore di colpi di scena, rispetto al secondo tempo della sfida del Dall’Ara. Succede di tutto, sin dall’inizio. I padroni di casa rientrano in partita molto presto, ma a buttarceli dentro è la coda galeotta di Ibrahimovic, pizzicata a baciare una palla che dovrebbe rinviare su calcio d’angolo. Ringraziato Zlatan per l’autorete, il Bologna si fa audace: Arnautovic e Soriano costruiscono l’azione, Barrow la finalizza scappando alla retroguardia rossonera. Il 2-2, maturato in appena sette minuti, è il plot twist che da una gara così non ci si aspetterebbe. Non l’ultimo: al 58’ Soriano colora di rosso la sua serata, stendendo Ballo-Toure e regalando a Mihajlovic la seconda espulsione. In undici contro nove, quindi praticando uno sport, Pioli si avventura nell’attacco a due torri, inserendo Giroud al fianco dello svedese. È il francese ad avere l’occasione più ghiotta per fare 3-2, ma Skorupski regala un prodigio di reattività e gli dice di no. Il Milan rischia pure la beffa: Tatarusanu in uscita mura Arnautovic e chiude la porta anche a Theate. Nel momento degli attacchi più convulsi, il Diavolo passa ancora a sinistra: la difesa del Bologna respinge male il cross di Ballo-Toure, Bennacer di prima spedisce la sfera alle spalle di Skorupski. Alla fine, è lo stesso algerino a ispirare la rete di Ibrahimovic, un gol alla Ibra per chiudere una partita pazzesca.

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