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Marchizza: "Infortunio nel miglior momento della mia carriera. Frattesi e Turati..."

di Sarah G. Comotto
per Sassuolonews.net
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Il difensore del Frosinone Riccardo Marchizza che in estate ha lasciato il Sassuolo per unirsi ai ciociari ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di 'Radio Serie A' partendo dal suo infortunio: "Questo infortunio è stata una cosa particolare e inaspettata - riporta TuttoMercatoWeb - avvenuta nel miglior momento della mia carriera sia per forma fisica sia per rendimento. Fa parte del gioco, ho subito sentito i maggiori esperti su questo tipo di infortunio. Ora sto scalpitando, da due settimane vorrei entrare e fare quello che facevo prima, ma il parere del dottore che mi ha operato e le mie sensazioni sono quelle di aspettare, è un infortunio particolare che ha bisogno di tempo e forse è meglio aspettare una settimana in più che forzare. Gli infortuni come il mio bisogna superarli mentalmente, è complicato soprattutto dal punto di vista mentale. Ho la fortuna di avere la famiglia, i miei figli e mia moglie che nei momenti di difficoltà mi danno lo stimolo giusto per farmi forza: questa è la cosa più importante. Il lavoro è l’unica cosa che ti consente di non pensare al fatto di stare fuori, ma di rientrare. Ho trascorso momenti in cui uscivo la mattina e rientravo la cena, tra fisioterapia, prevenzione e trattamento della cicatrice puoi anche perdere una giornata. Quando sei fuori e sei infortunato devi lavorare il doppio per cercare di rientrare al livello dei compagni. È difficile ma i miei compagni mi hanno aiutato tanto, avrò un bel ricordo di questo infortunio: sembra una banalità dire che si torna più forti di prima ma non lo è, si migliora sotto il punto di vista mentale. Gli infortuni fanno parte del gioco, non è facile ma uno che lotta per arrivare a questo sogno deve mettere in preventivo che ci saranno momenti del genere. Quando torno? Sto sempre meglio, le settimane di lavoro mi aiutano per colmare l’ultimo step che mi manca per giocare. Starà al mister decidere”

Sull'allenatore Eusebio Di Francesco: "È un allenatore di cui posso solo che parlare bene, ho fatto un inizio di stagione dove mi ha portato a un livello mai raggiunto. Mi ha messo in condizione di esprimere le mie migliori caratteristiche, lasciando spazio alla mia interpretazione del ruolo senza dirmi nulla. Sicuramente è un privilegio per noi avere come allenatore un tecnico che ha toccato livelli alti, non è da tutti. Io ho giocato col figlio ad Empoli, era il mio compagno di stanza, gli dicevo tante volte che sarei stato allenato prima o poi da suo padre e infatti è stato così. Prossime partite? Abbiamo tre partite importanti, dobbiamo ragionare partita per partita cercando di fare più punti possibili”

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Su Davide Frattesi, suo ex compagno di squadra anche in neroverde: “Frattesi ha fatto un grande miglioramento. L’avevo lasciato che avevamo 18 anni, l’ho ritrovato l’anno scorso che ne aveva 24. Ho ritrovato un giocatore maturo, già l’anno scorso si vedeva che quest’anno sarebbe potuto andare in una big, sono felice per lui che sia andato nell’Inter, gli auguro di vincere lo Scudetto perché se lo sono meritato. Anche lui non ha avuto un percorso facile, ha girato tante squadre in Serie B trovando la consacrazione a Sassuolo in Serie A, dove ha dimostrato di essere un giocatore di categoria”

Su Turati e i giovani del Frosinone: "Il primo giorno che Soulè è arrivato lo conoscevo come giocatore, ma non benissimo, sapevo che era mancino, veloce e con qualità. Lui è arrivato un martedì, quando facciamo un 6 contro 4 in allenamento. Il mister me l’ha messo contro, appena finito l’allenamento ho pensato fosse un campione. È un ragazzo eccezionale, non si lamenta mai e va sempre forte. Gli auguro il meglio perché se lo merita sia come giocatore sia come ragazzo. Siamo tanti ragazzi giovani e tanti sono al primo anno vero in Serie A e già hanno dimostrato di essere di alto livello. Tanti cresceranno, penso a ragazzi come Barrenechea e Turati: il tempo è dalla loro parte, se continuano a essere i giocatori e i ragazzi che sono possono solo che fare bene”.


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Martedì 30 Aprile 2024