Salernitana arbitro della lotta salvezza: gli occhi di mezza A addosso
Il campionato per la Salernitana ha ben poco da dire, se non l'ufficializzazione di un verdetto annunciato da diverse settimane, finanche da agosto se ci si riporta a certe sensazioni ai tempi del calciomercato estivo o dei ritiri abruzzesi e laziali precampionato. Altrettanto non si potrebbe, però, dire per molte delle avversarie dei granata nelle ultime cinque giornate dell'attuale torneo di massima serie italiana. La Bersagliera si ritroverà ad affrontare squadre che lottano per un piazzamento in Champions League e, soprattutto, squadre che si trovano in piena bagarre salvezza e per le quali i punti in palio contro il club di Iervolino saranno davvero pesantissimi. La prossima sfida sarà proprio una di queste gare calde e delicate per la rivale di turno, il Frosinone di mister Di Francesco che incrocerà i tacchetti con gli uomini di Colantuono venerdì sera allo stadio Benito Stirpe della città ciociara.
I gialloblù laziali hanno avuto un ottimo avvio di campionato ma sono, poi, incappati in una lunga fase di involuzione che ha determinato un severo peggioramento della posizione in classifica e un concreto rischio di retrocessione in B, vista la terzultima piazza da loro ad oggi occupata. Il Frosinone non ha alternative alla vittoria contro il cavalluccio marino, perché dopo una serie di pareggi che hanno mosso la graduatoria, occorre conquistare i tre punti in una sfida che appare alla portata dei frusinati. La Salernitana, ancora con molte assenze e priva pure di Candreva, sarà chiamata ad una prova gagliarda, per se stessa, però, più che per la proverbiale regolarità di un campionato dove la Bersagliera troppe volte è stata poco rispettata, se non vessata da decisioni arbitrali quantomeno discutibili, tra direttori di gara di campo e varisti.
La dignità va preservata per Salerno e la maglia che si indossa, non tanto per gli occhi addosso che mezza serie A riserverà agli uomini in casacca granata. La piazza, tuttavia, ha mille e più motivi per non aspettarsi molto da un gruppo che tale non è e che ha steccato con paurosa regolarità tutti gli appuntamenti che contavano sia per i punti che per l'onore e l'orgoglio. Le diverse e ben più importanti motivazioni di Cheddira e compagni alla fine peseranno e, con buona probabilità, faranno propendere per una contesa dal pronostico più chiuso di quanto non possa dire l'analisi delle due rose. Questa ultima circostanza acuisce alquanto i rimpianti, anche alla luce delle situazioni favorevoli che il calendario aveva finito per apparecchiare alla Salernitana, con Fiorentina e Atalanta che sarebbero giunte all'Arechi alla vigilia o subito dopo gare determinanti per la loro stagione e, pertanto, con assenze o rotazioni significative a livello di organico.
Analoga e forse ancora più delicata per gli altrui esiti stagionali sarà la sfida tra il club di via Allende e l'Hellas Verona, avversaria con cui sussiste forte rivalità tra tifoserie e che è un po' l'emblema di come ci si possa salvare con capacità, competenze e pochi euro in tasca. Il pubblico di fede granata all'ultima partita casalinga tutto vorrebbe vedere tranne che si regalino i tre punti agli scaligeri, rivali che molti a Salerno vorrebbero compagni al duol in ottica declassamento di categoria.