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Abitudini nuove e abitudini vecchie

di Gabriele Chiocchio
per Vocegiallorossa.it
Fonte L'editoriale di Gabriele Chiocchio
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Cambiando allenatore, la Roma ha cambiato le sue abitudini e quelle di chi la circonda, compresi i cosiddetti “addetti ai lavori” che ogni giorno lavorano per raccontarla. Le tre estati e le due stagioni e mezza consecutive con lo stesso tecnico sono scorse via in modo abbastanza lineare, una volta capito come le cose si sarebbero svolte. I ritiri in Portogallo, le prime amichevoli chiuse al pubblico (in senso lato), quelle invece visibili con già tanta “energia nervosa”, così chiamiamola, messa in campo, le conferenze stampa prima attese e poi centellinate e così via.

Iniziare una nuova stagione con un nuovo allenatore regala anche la curiosità di capire come queste cose andranno, benché in parte essa sia stata già soddisfatta nei quattro mesi circa della scorsa stagione trascorsi con De Rossi in panchina. Il tema del ritiro, per esempio, è stato più volte sviscerato e con presunti esiti diversi, in attesa di quello ufficiale che deve essere ancora comunicato. Si è partiti con il dare quasi per certo il ritorno alle mitologiche due settimane di montagna (che, a conti fatti, tra le grandi squadre non fa più nessuno o quasi), mentre l’ipotesi più accreditata a oggi è che alla fine si continui a lavorare principalmente a Trigoria. Come spesso accade, la volontà effettiva del club si mescola con i desiderata di chi ne scrive e delle persone per cui si scrive e la verità viene diluita talmente tanto da diventare irrintracciabile.

Così come sul mercato, dal giorno dopo Empoli-Roma, il diktat era quello di prendere calciatori più freschi per dare energia a una squadra un po’ statica, ma oggi il nome più caldo e sul quale le notizie insistono di più è quello di Mats Hummels, che nella stagione 2024/2025 compirà 36 anni. In questo caso si può parlare più di un compromesso, uno di quelli che Ghisolfi dovrà - eventualmente - prendere per formare la rosa della stagione che a breve inizierà, ma anche di un estremo che forse non è così estremo e che, sempre forse, andrà rivalutato nel corso delle settimane che verranno. O forse no, perché scrivere di tante ipotesi significa che di certezze non ce ne sono, sicuramente per chi sta fuori, si spera non per chi è dentro la Roma. Una sensazione che con i Friedkin è stata sempre un’abitudine, che evidentemente non dipende dall’allenatore di turno e dal ciclo tecnico che sta portando avanti.


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Giovedì 27 Giugno 2024