Il caso scommesse tocca la B: indagini su Coda, Forte e Letizia. Perquisita la casa di Pastina
di Claudia Marrone
Il mondo della Serie B, ma anche il Benevento, vivono quest'oggi una mattinata di shock: le indagini del caso scommesse toccano infatti anche la categoria cadetta, e di sbieco la Serie C, perché tutto parte dalla passata annata della citata truppa sannita, che ha visto la stessa retrocedere alla seconda alla terza serie. Come infatti si legge su Il Mattino, nella prima mattinata di ieri, intorno alle 7:20, la Guardia di Finanza ha effettuato una perquisizione a casa del difensore giallorosso Christian Pastina, sequestrando i suoi dispositivi digitali: il provvedimento è scattato per la violazione dell'articolo 4 della legge 401 del 1989, che impedisce agli sportivi di scommettere sulla disciplina che praticano. Pastina si è dichiarato estraneo alla vicenda, dichiarando ai militari che il conto gioco a lui riferibile era nella disponibilità dell'ex compagno di squadra Gaetano Letizia, ora alla Feralpisalò.
E proprio Letizia sarebbe infatti coinvolto nell'inchiesta, ma non è l'unico. Le indagini riguardano infatti anche altri due ex sanniti, l'attuale bomber della cadetteria e della Cremonese Massimo Coda e l'attaccante del Cosenza Francesco Forte; sono poi coinvolte anche altre due persone, che non sarebbero però calciatori.
Al momento non si hanno note delle rispettive società citate, ma capiremo a breve quali saranno le loro posizioni: stando a quando riportato dal prima citato quotidiano, il Benevento - senza però rilasciare dichiarazioni a mezzo stampa- si sarebbe detto deluso e amareggiato per l'accaduto, dato che nessuno del club era a conoscenza del fatto che i propri tesserati effettuavano puntate su siti di scommesse.
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