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PL - Pisanu: "Il 3-2 rispecchia quanto visto. Se il Parma farà il Parma al Tardini sarà complicata per il Cagliari"

di Donatella Todisco
per Parmalive.com
ufficio stampa Parma Calcio 1913
ufficio stampa Parma Calcio 1913

Continua a salire l'attesa per la semifinale playoff di ritorno. Sabato 3 giugno Parma e Cagliari si affronteranno al Tardini per decretare quale tra le due squadre potrà accedere alla finale. La nostra redazione ha contattato Andrea Pisanu, ex giocatore di entrambe, per fare una riflessione sulla sfida di sabato. Ecco le sue parole ai microfoni di ParmaLive.com.

Qual è il suo giudizio sul confronto della gara di andata?
"All'Unipol Domus è stata una bellissima partita, piena di emozioni. Nel primo tempo il Parma ha controllato meglio il gioco ed è andato in vantaggio meritatamente. Nel secondo tempo, però, il Cagliari è venuto fuori, Ranieri ha fatto degli aggiustamenti tattici e la gente presente allo stadio ha spinto molto. Nonostante ci siano state delle polemiche, credo che il risultato rispecchi ciò che si è visto nel corso dei due tempi. Nella seconda frazione di gioco il Parma si è abbassato un po' di più, probabilmente pensando di gestire meglio. In realtà quando si disputano questo tipo di partite, bisogna valutare la qualità delle squadre avversarie. La squadra sarda ha preso coraggio e spinta, ribaltando il risultato. Ora ci sono altri novanta minuti che saranno diversi, soprattutto perché il Parma deve vincere per accedere alla finale. Si gioca al Tardini, per il Cagliari sarà una partita complicata".

Secondo Lei cosa dovrà fare il Parma per vincere e mettere in difficoltà il Cagliari?
"Il Parma dovrà giocare da Parma. La squadra crociata deve per forza vincere per disputare la finale. Il Parma deve giocare come ha giocato nelle ultime partite e come ha giocato durante il primo tempo di Cagliari. I crociati non devono fare calcoli ma devono cercare di dominare il gioco, cercando di creare più occasioni possibili, senza l'assillo di dover segnare immediatamente. Al contempo, è vero che se il Parma dovesse fare un gol nei primi minuti, questo potrebbe cambiare il fattore psicologico. Che sia al primo minuto o al novantesimo, la cosa importante è che la squadra emiliana sia concentrata per giocare la sua partita e sfruttare la massimo le occasioni".

È in bilico la presenza di Buffon. Quanto peserà la sua eventuale assenza in campo?
"Sappiamo tutti quale sia il peso specifico di Buffon sia in campo che a livello mentale. Gigi è un calciatore straordinario, ha tantissima esperienza e sa come ci si sente ad affrontare questo genere di partite. Sicuramente se sarà in campo potrà infondere fiducia e tranquillità agli altri. Spero con tutto il cuore che ci sia perché in questo modo il Parma potrà giocarsi le sue carte al cento per cento senza rimpianti".

Dopo la squalifica Camara sarà nuovamente disponibile. Il giocatore ivoriano si è reso decisivo in più occasioni nel corso della regular season. È un'arma in più per la squadra crociata?
"Camara è un giocatore con delle buone qualità. Che sia presente dal primo minuto o che entri a partita in corso, è un elemento che dà imprevedibilità, è in grado di dare quel cambio di passo. Per questo probabilmente in queste partite Camara potrebbe essere decisivo, è un giocatore che sa saltare l'uomo, attacca gli spazi, crea scompiglio. Sarà sicuramente un freccia in più nell'arco di Pecchia".

Come valuta la crescita di Benedyczak nell'ultimo periodo?
"E' già un bel po' che Benedyczak attraversa un ottimo periodo di forma. Ho visto la partita Parma-Brescia al Tardini, ero a Parma, e ho notato un giocatore che ha preso coscienza delle proprie qualità. Adesso l'attaccante polacco gioca con molta più sicurezza, ha fatto registrare una crescita esponenziale. Si sa, con i giovani serve avere pazienza e bisogna dargli fiducia, soprattutto se si parla di giocatori forti e di qualità. Ora è il momento di mostrare anche la personalità per poter giocare determinate partite che hanno un peso diverso dalle altre. La partita di sabato sarà una partita di quelle".

Il Cagliari ha in Lapadula il punto di riferimento in attacco mentre il Parma si affida a un falso nueve come Vazquez. Due filosofie diverse di concepire il gioco offensivo. Chi ci guadagna?
"Non c'è una risposta giusta o una risposta sbagliata. Ognuno fa con ciò che ha. Il falso nueve del Parma è stato adottato per necessità non avendo un classico centravanti come Lapadula. Nel corso della sua carriera, Ranieri ha dimostrato che preferisce avere un vero numero nove nella propria squadra, e Lapadula è un giocatore che può fare la differenza in ogni momento. In questo modo però il Parma guadagna di più in imprevedibilità: Vazquez si muove su tutto il fronte di attacco, ci sono gli inserimenti dei centrocampisti, gli esterni sono molto più coinvolti. Secondo me non c'è qualcosa di giusto o sbagliato. C'è qualcosa che ad un allenatore piace o non piace, a seconda di quello che ha a disposizione. Per questo poi l'allenatore va avanti con le sue idee".

Nella sfida di martedì Luvumbo ha cambiato la partita. Il Parma non è riuscito ad arginare il giovane attaccante angolano. Cosa deve fare il Parma per contenerlo?
"Come Camara, anche Luvumbo è un giocatore che quando entra in campo può spezzare le partite in due per la prestanza fisica e le doti tecniche e atletiche. Servirà stare attenti. Non possiamo prevedere quale tipo di partita deciderà di giocare il Cagliari, se una gara più attendista o più improntata sul cercare di mettere subito pressione alla squadra crociata. In qualunque caso il Parma dovrà fare la sua partita senza fare calcoli e giocare da Parma. I crociati incontreranno una squadra forte ma devono cercare di imporre il loro gioco e alzare il ritmo per poter trovare il gol per la qualificazione alla finale playoff. Come è accaduto per la sfida di andata a Cagliari, sono sicuro che anche a Parma il pubblico farà la sua parte, sarà il dodicesimo uomo in campo per gli emiliani".

Una sua riflessione sulle quattro squadre che partecipano alle semifinali playoff.
"Si sapeva che Parma e Cagliari fossero attrezzate per il campionato di B, nonostante soprattutto all'inizio abbiano avuto una stagione un po' altalenante. Il Cagliari si è ripreso dopo l'arrivo di Ranieri e il Parma non è mai riuscito a fare un vero salto di qualità che permettesse alla squadra crociata di arrivare a ridosso delle prime due squadre in classifica. Il Bari è una squadra forte che è stata costruita per essere presente tra le prime in classifica. La mina vagante è il Sudtirol, che ha molto entusiasmo ed è la meno quotata delle quattro, per questo non ha la stessa pressione del Parma o del Cagliari. Per me Parma-Cagliari avrebbe dovuto essere la finale playoff, ma bisogna dare credito al Bari che ha fatto un campionato straordinario e al Sudtirol che ha dimostrato come la pianificazione porta i suoi frutti".

Qual è la previsione sugli esiti di queste semifinali?
"Posso sbilanciarmi solo su Bari-Sudtirol: penso che probabilmente possa spuntarla il Bari. Non mi esprimo su Parma-Cagliari. Spero di vedere una bellissima partita come quella dell'andata e spero che alla fine vinca la squadra che ha meritato nel corso di tutta la partita".

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