Xherdan Shaqiri, accolto all'Inter da centinaia di tifosi all'aeroporto. Andrà via dopo sei mesi
A inizio gennaio del 2015, l'Inter sembrava avere deciso di riprendere un certo feeling con l'alta classifica. Perché era arrivato Lukas Podolski, uno dei volti di copertina della Germania di inizio millennio. Ma non solo. L'otto di gennaio, a venti minuti dalle dieci di sera, i nerazzurri piazzano il secondo colpo. È Xherdan Shaqiri, svizzero, che arriva dal Bayern Monaco. È un'Inter rinnovata nelle ambizioni e nelle scelte, con Roberto Mancini in panchina e il nuovo acquisto che esalta la folla. Tantissimi i tifosi che arrivano a Malpensa, tanto da non permettere a Shaqiri di uscire dallo scalo aeroportuale. "Sono molto felice. Sono qui per giocare e i tifosi sono splendidi. Mi sento in forma e pronto per scendere in campo. Forza Inter". Ecco le prime parole da giocatore interista.
Erick Thohir commenterà dopo poco. "Contento dell'entusiasmo dei tifosi nerazzurri per Podolski e Shaqiri. Sono convinto che faranno molto bene con noi. Stiamo lavorando per fare del nostro meglio e guidati da un grande allenatore come Mancini i due nuovi stranieri ci daranno una grossa mano". Ecco, né l'uno né l'altro faranno grandi cose, anzi, entrambi termineranno la propria esperienza dopo sei mesi e parecchi rimpianti per come è andata dopo. Non tanto ai giocatori ma alla squadra, visto che finirà all'ottavo posto del campionato. Dopo sei mesi Shaqiri andrà allo Stoke City per circa 16 milioni di euro.
Erano tempi particolari, basti pensare che il direttore generale nerazzurro era Marco Fassone, che finirà poi al Milan di Yonghong Li, senza riuscire a fare grandi cose. Shaqiri rimarrà allo Stoke per tre stagioni, l'ultima delle quali impreziosita da 8 gol ma devastata dalla retrocessione. Andrà bene uguale, visto che lo svizzero finirà al Liverpool, dove vincerà una Champions e una Premier League. Poteva andare molto peggio. Oggi Xherdan Shaqiri compie 32 anni (e gioca nei Chicago Fire).