Giovanni Galli, dal calcio alla politica. Vincendo il Mondiale di Spagna 1982
Giovanni Galli è finito sul tetto del mondo per due volte. Prima da portiere della Fiorentina, con la maglia della Nazionale. Poi con quella del Milan, vincendo la Coppa dei Campioni con Sacchi (due volte) e l'Intercontinentale. Uno dei migliori della sua generazione, quella che poteva contare anche su Zenga e Tacconi. Nella sua carriera, oltre a viola e rossoneri, ha difeso la porta di Napoli, Torino, Parma e Lucchese. Entra nel settore giovanile della Fiorentina a quattordici anni e per nove stagioni difende la porta al Franchi, partendo da una gara iconica: Mazzone in panchina, Juventus-Fiorentina, entra sul 3-1 e subisce due gol.
Viene convocato da Bearzot per gli Europei del 1980, bronzo, e per il Mondiale 1982. È però singolare il fatto che non avesse mai esordito prima del 1983, ben tre anni dopo la prima convocazione. In compenso gioca da titolare il secondo Mondiale messicano, quello del 1986 - inizialmente assegnato alla Colombia - senza però grossa fortuna, vincendo il duello con Tancredi della Roma. Vince nella sua carriera anche una Coppa UEFA, con il Parma, nel 1994-95. Nel 1997-98 diventa direttore sportivo del Foggia, per poi diventare team manager alla Fiorentina, scout al Real Madrid e, per un periodo, direttore generale al Verona con Arvedi, scegliendo Maurizio Sarri come allenatore.
Dopo il calcio è stato anche uomo politico per la Lega, candidandosi anche a sindaco di Firenze nel 2010. È stato anche commentatore televisivo, dal 2003 al 2005 ha prestato la propria voce al videogioco FIFA.