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Theo-Ibra, la verità è che il francese merita un rinnovo da top. Zirkzee: l'etica delle commissioni e i rischi di perdere le prime scelte

di Pietro Mazzara
per Milannews.it
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Non c’è solo Joshua Zirkzee come banco di prova per la dirigenza rossonera in questa estate partita con tanto scetticismo da parte dei tifosi attorno al Milan, ma adesso si è accesa la spia pubblica relativamente alla posizione di Theo Hernandez. Da tempo, da mesi, qui su MilanNews.it vi abbiamo raccontato di come il terzino francese vorrebbe un nuovo contratto in linea con quella che è la sua reputazione attuale all’interno del mondo del calcio, ovvero che è tra i cinque terzini mancini più forti del mondo. Uno status da top player legittimo, conquistato sul campo e confermato anche dalla sua centralità anche nella nazionale francese. Zlatan Ibrahimovic, nel corso della sua conferenza stampa che ha dato il calcio d’inizio alla stagione 2024-25, ha detto che Theo, Maignan e Leao rimangono per poi aggiungere che “tutto può succedere” in merito ai primi due ma anche che il Milan ha la forza economica per sostenere certe tipologie di investimenti. 

Theo, dal ritiro della Francia, ha sviato il discorso ma è ovvio ed evidente che vi è la necessità, dopo l’Europeo di affrontare la questione. Il Milan, se vuole rimanere competitivo ad alti livelli, deve trattenere i suoi campioni – come Theo – e inserirne altri. Trovare un terzino come Hernandez, oggi, è praticamente impossibile. Serve una scelta importante, perché il giocatore a Milano sta bene ma vuole vedere, da parte della dirigenza, una proposta contrattuale importante. Un segnale che lo possa far desistere dal farsi tentare dalle sirene straniere che sono arrivare nel corso dei mesi passati. Poi se il Milan farà il massimo sforzo attualmente producibile e il ragazzo avrà una richiesta alta che andrà oltre ogni limite, allora sarà giusto che il club monetizzi il suo cartellino. Ma prima va fatto ogni tentativo possibile per trattenerlo. 

La settimana che inizia oggi profuma molto di dentro o fuori per Joshua Zirkzee. Kia Joorabchian vuole che le commissioni gli vengano riconosciute come premialità alla clausola da soli 40 milioni, valida per tutti, che ha fatto inserire nel contratto del suo assistito con il Bologna. Qui l’etica del Milan e dei suoi dirigenti dovrà incominciare a venire meno, perché oggi il Milan è un club solo nella sua idea di non strapagare i procuratori, ma senza una riforma assoluta che parta dalla Fifa, non si va da nessuna parte con il rischio – enorme – di perdere giocatori che sono le tue prime scelte, con le dirette conseguenze del caso anche sull’umore della piazza, che attende mentre ribolle sotto il coperchio. Ecco perché i prossimi 7-10 giorni dovranno essere decisivi, anche perché la prima alternativa a Zirkzee, ovvero Artem Dovbyk, non aspetterà in eterno il Milan con l’Atletico Madrid che pressa. 


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Mercoledì 26 Giugno 2024