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Garlando sulla Gazzetta: "Milan, non è solo colpa di Pioli. Molto più responsabili i giocatori che vanno in campo"

di Enrico Ferrazzi
per Milannews.it

Luigi Garlando, sulle pagine della Gazzetta dello Sport, ha commentato così il momento del Milan: "Anche se tutti vogliono Pioli sul Golgota, la colpa dello sfascio va condiviso tra tutte le componenti. Pioli resta uno dei migliori allenatori italiani e verrà ricordato come uno dei migliori nella storia del Milan: prese la squadra tra le macerie, all’11° posto e probabilmente la lascerà al 2°, dopo averla riportata allo scudetto (imprevisto) e a una semifinale di Champions, riempiendo per 5 anni San Siro con calcio di qualità. 

Molto più responsabili i giocatori che vanno in campo. Leao sta concludendo l’ennesima stagione da incompiuto, a giugno compirà 25 anni, 9 in più di Yamal che decide già le partite con continuità. Se, a San Siro, poteva essere sorpreso dalla gabbia El Shaarawy, cosa ha fatto al ritorno per venirne fuori? Quante partite di Theo e Rafa si possono salvare in stagione? Nella tempesta, non si sono visti leader al timone. Un blocco trascinante di italiani, più sensibile all’appartenenza, avrebbe aiutato. E qui subentrano le responsabilità della società. Inutile contare i gol di Okafor, Loftus-Cheek e Jovic per sostenere che sia stato un buon mercato. È stato colpevolmente lacunoso: le funzioni di Tonali non sono state sostituite, sono mancati un centrocampista di spessore e personalità, alla Koopmeiners, capace di dirigere, un vice Theo e un’alternativa solida a Giroud". 
 


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Venerdì 3 Maggio 2024