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Petrelli: "Re Cecconi era un amico vero, mi manca. Immobile? È come Chinaglia, un trascinatore"

di Annalisa Cesaretti
per Lalaziosiamonoi.it
Fonte Lalaziosiamonoi.it
Federico Gaetano
Federico Gaetano

Oggi, a 41 anni dalla sua scomparsa, a fare da protagonista è il ricordo di Luciano Re Cecconi. Era un perfetto equilibrista. Come un funambolo si muoveva sulla corda tesa tra apollineo e dionisiaco. I suoi 28 anni di vita diedero forma a uno spirito libero, fatto di follia e talento. Re Cecconi era uno dei leader di quello storico gruppo – la Lazio di Maestrelli - che faceva dell’euforia un credo. In quella squadra c’era anche Sergio Petrelli, che oggi – ai microfoni di Lazio Style Radio -  ricorda così il suo compagno di un tempo: “Luciano era una persona focosa. Era un amico vero. Ho rivisto queste qualità nel figlio, che è sempre presente a ogni evento. Una persona davvero straordinaria. Questo è uno dei motivi per i quali sono rimasto tanto legato alla Lazio. Ho conosciuto delle persone eccezionali. Tra compagni di squadra ci sentivamo tutti allo stesso livello. Eravamo prima di tutto amici. Luciano lo voglio ricordare nel gruppo. Ancora non riesco a credere a ciò che è accaduto, nonostante tutti gli anni passati. Per me è ancora lì, che fa i suoi giri tra zona Fleming e Tor di Quinto”.

UN LEGAME PREZIOSO – “Questo legame oggi è difficile da ritrovare. Mi sembra che sia scomparso completamente. Nella Lazio in ogni caso Simone Inzaghi sta facendo un ottimo lavoro. Sta tenendo insieme un gruppo composto da giocatori di 18 nazionalità differenti. Sa come prenderli. Credo che Simone sia un ottimo psicologo, possiamo definirlo così”.

IMMOBILE – “Mi piaceva già da quando giocava col Pescara. Non pensavo però che potesse diventare un vero trascinatore. Lo vedo come Chinaglia, che a suo tempo ci prendeva sulle spalle e ci trascinava in ogni partita. Immobile riesce a caricare i suoi compagni. È veramente forte”.


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Mercoledì 1 Maggio 2024