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Matteo Gabbia, leader in azzurro per meritarsi il Milan

di La Giovane Italia
La Giovane Italia vi porta alla scoperta dei nuovi talenti del calcio italiano, raccontandovi ogni giorno, alle 8:45, un profilo pronto a spiccare il volo nel calcio dei grandi
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

L’Italia Under 20 è tra le magnifiche otto del Mondiale di categoria, che nel pomeriggio di ieri ha visto gli azzurrini protagonisti dell’ennesimo capitolo vincente del loro percorso nella rassegna iridata. L’ottavo di finale contro la Polonia padrona di casa rappresentava il primo scontro da dentro o fuori per i ragazzi del c.t. Paolo Nicolato. Un esame superato a pieni voti, grazie a una ricetta ormai collaudata: stoccata risolutiva, stavolta firmata dal rigore a cucchiaio del glaciale capitan Pinamonti, e ultima parola alla difesa, ancora una volta ermetica nonostante i numerosi tentativi portati dai polacchi. Un clean sheet, il terzo consecutivo, che porta anche la firma di Matteo Gabbia, impeccabile regista difensivo che al Mondiale sta coronando un’annata da grande protagonista.

Leader nella tempesta - Dopo una brillante trafila nel settore giovanile del Milan, culminata con l’esordio in prima squadra nel preliminare di Europa League contro lo Shkendija nell’agosto del 2017, il difensore classe ’99 ha vissuto la stagione del definitivo salto nel calcio professionistico. Non sono cambiati i colori, rigorosamente rossoneri, perché a puntare su di lui è stata la Lucchese, che lo ha rilevato in prestito nello scorso mercato estivo. E per dare il primo vero assaggio al calcio dei grandi, Gabbia non si è fatto mancare proprio niente in un’annata nella quale il difensore di scuola Milan ne ha viste davvero di tutti i colori. Con 23 punti di penalizzazione, dovuti alla situazione finanziaria del club che ha costretto i giocatori a reinventarsi giardinieri e magazzinieri e a vendere i biglietti per le gare casalinghe vista la diaspora del personale, la Lucchese è stata costretta a giocarsi la permanenza in categoria passando per i playout (ancora in corso) nonostante i 45 punti ottenuti sul campo. Un risultato straordinario considerate le premesse, reso possibile dalla coesione che si è creata tra squadra e tifosi e dal mix tra veterani decisi a non abbandonare la nave e giovani vogliosi di emergere. Con le sue 30 presenze stagionali, tutte da titolare, Gabbia ha dimostrato di meritarsi un posto nel calcio che conta, guidando da leader la difesa dei toscani e chiudendo al quinto posto nella classifica del Ranking di Serie C de La Giovane Italia. Una stagione più che positiva, per un ragazzo che al Mondiale Under 20 sta trovando il definitivo trampolino di lancio della sua giovane carriera.

Dal rossonero al... Rossonero? - Contro la Polonia, Gabbia è stato protagonista di una prestazione maiuscola, che lo ha visto guidare una difesa azzurra capace di ribattere colpo su colpo a tutti i tentativi portati dai padroni di casa. Uomo ovunque, sempre pronto a tamponare su ogni avversario e a chiudere ogni varco, con l’aggiunta della consueta efficacia quando si tratta di impostare l’azione dalle retrovie. Già, perché Matteo in realtà nasce come centrocampista, e non ha dimenticato quei tempi di gioco che lo hanno reso un prototipo del difensore moderno. L’intelligenza tattica e la capacità di leggere in anticipo lo sviluppo dell’azione lo hanno aiutato non poco nella transizione tra vecchio e nuovo ruolo, permettendogli di sopperire all’inevitabile disabitudine in fase di marcatura e nell’uno contro uno, carenze che sta colmando gradualmente grazie all’esperienza accumulata nel primo anno tra i professionisti. D’altronde, da un ragazzo dotato di una umiltà e di una forza mentale non comuni per la sua giovane età, era lecito aspettarsi un percorso di questo tipo, che lo ha portato a diventare una delle colonne dell’Italia Under 20 che si sta mettendo in luce al Mondiale di categoria. Ma gli azzurrini non vogliono fermarsi qui, né tantomeno è intenzionato a farlo il loro leader difensivo. Gabbia vuole puntare sempre più in alto, per costruire una carriera che, in un futuro non troppo lontano, potrebbe vederlo ancora vestito di rossonero. Ma questa volta con la maglia del Milan.

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Domenica 28 Aprile 2024
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