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Il blitz per Buongiorno e cinque questioni in sospeso

di Lapo De Carlo
per Linterista.it
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La serata di ieri si è improvvisamente animata per il blitz dell'Inter nell'affare Buongiorno, il quale sembrava destinato con certezza al Napoli. 
L'Inter ha operato quasi un sorpasso che è partito dal momento in cui l'agente Beppe Riso, fuori dalla sede dell'Inter ha ammicato, senza che gli venisse posta la domanda, ad un interessamento impotrtante dell'Inter. Il tutto mentre si sta valutando la possibilità che De Vrij possa finire in Arabia.
Alessandro Buongiorno è così andato a cena a Milano con il suo agente per decidere futuro e ora tutto può accadere. Inutile fare ulteriori valutazioni, se non quella che Oaktree non sembra stia minimamente impedendo alla dirigenza di avere piena libertà di movimento nelle operazioni. 

A meno di un mese e mezzo dall’inizio del nuovo Campionato di serie A, dopo la stesura dei calendari, di cui è oggettivamente impossibile parlare prima ma sarebbe interessanti valutarli al termine (anche se non si è mai fatto), l’Inter si trova a dover prendere delle decisioni, attendere un’occasione e aspettare l’evoluzione di un evento.
Il menù prevede la formalizzazione del contrato di Lautaro Martinez, definire quello di Simone Inzaghi, decidere se cedere Valentin Carboni, il dilemma su come e se trovare un rimpiazzo al posto di Buchanan, valutare se puntare su una quarta punta e tenere anche Arnautovic o restare così e infine capire se il Mondiale per club possa essere demolito dalle proteste e i tanti dubbi che stanno assediando la FIFA.

Nel caso dell’attaccante argentino, che per fortuna non farà le Olimpiadi visto che Scaloni ha convocato Julian Alvarez, si tratta di formalizzare un contratto che un mese fa è stato definito ma che non è ancora stato firmato. In casi del genere è possibile fare firme digitali anche dalla parte opposta del pianeta ma non è avvenuto. Possibile che si voglia procedere diversamente ma è sempre meglio chiudere in fretta questioni del genere.

Il rinnovo di Inzaghi passava invece dal compromesso tra le richieste del tecnico e la disponibilità del club.
 L’Inter offre un prolungamento del contratto che scade nel 2025 fino al 2026. L’allenatore puntava al 2027, cosa tra l’altro legittima, ma tutto dovrebbe chiudersi con un aumento dell’ingaggio, annunciato probabilmente dallo stresso Inzaghi nel giorno della conferenza stampa di inizio stagione.

Valentin Carboni è invece un altro tipo di tema. Se la seconda punta argentina, di cui fino a una settimana fa si parlava come di un gioiello prezioso che l’Inter intendeva preservare e valorizzare, dovesse ricevere effettivamente un’offerta di 35 milioni dal Marsiglia (o altre squadre) partirebbe.
Vale lo stesso ragionamento fatto per Calhanoglu, quando si parlava di 70 milioni e i tifosi riflettevano su cosa si poteva fare con quella cifra. Nel caso dell’argentino è avvilenta ma realistico riconoscere che l’Inter è costretta da anni a lasciar partire i suoi talenti più giovani per fare cassa. Casadei (che oggi viene accostato alla Nazionale maggiore), fu un caso famoso. Il prossimo potrebbe essere dunque Carboni, a prescindere dal tipo di carriera che potrebbe fare. L’aspetto più “dilaniante” è non conoscere fino in fondo la prospettiva di un giocatore tanto giovane, il quale potrebbe fare una grande, come una modesta carriera, in relazione ad un talento che oggi appare sempre più evidente. Con i soldi di un eventuale cessione viene da credere che si possa finanziare l’acquisto di Gudmunsson o dello stesso Buongiorno.

Su Buchanan tanta sfortuna ma non è certo che l’Inter provveda a rimpiazzarlo. Sarebbe necessario, considerando il lungo periodo di assenza, la stagione logorante e il dispendio di energie a cui sono sottoposti gli esterni. Si è parlato di Perisic per una stagione ma al momento è solo una suggestione.

Infine il Mondiale per club che, nonostante le numerose dichiarazioni non è così sicuro possa essere disputato.
La FIFPro (sindacato dei giocatori) ha annunciato un a causa per affollamento eccessivo del calendario,
Serie A, Liga, Premier, Ligue 1 e Bundesliga sono sul piede di guerra per non essere state consultate o coinvolte dalla FIFA.
Le leghe più importanti d’Europa avevano chiesto agli organizzatori di chiudere il mondiale entro il 30 giugno, per evidenti problematiche legate all'assenza di vacanze e contratti che in scadenza in quella data. Senza contare che il goloso montepremi di 50 milioni non è ancora stato confermato
Dalla FIFA la risposta non è mai arrivata e le cose, visto il momento storico, potrebbero deragliare. Tra tutti è l’unico tema su cui l’Inter non ha un potere di intervento.
A breve sapremo tutto.

Amala
 


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Domenica 7 Luglio 2024