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Pavard, il primo tecnico: "Può diventare una bandiera all'Inter. Vi racconto i suoi inizi"

di Daniele Najjar
per Linterista.it
www.imagephotoagency.it
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Benjamin Pavard ha 28 anni ed una bacheca piena zeppa di trofei. "Ero venuto all'Inter per vincere e l'ho fatto", ha detto il francese dopo il recente derby: dal Mondiale alla Champions, fino ai campionati e le coppe in Germania e Italia, a Benji l'interista non manca proprio nulla. Inutile sottolineare come la presenza di giocatori che sapessero come si fa a trionfare, sia stato uno dei fattori che ha permesso alla squadra di Inzaghi di fare l'ultimo step che sembrava mancare fino alla scorsa stagione.

In esclusiva per la redazione de L'Interista, è intervenuto l'ex allenatore del Lille, René Girard, per parlarci di lui e di quando lo fece esordire nel club transalpino. 

Quale fu il suo primo incontro con Benjamin?

"La prima volta che l'ho visto giocare è stato con le giovanili del Lille, in una partita contro il Manchester City allenato da Patrick Viera. Diciamo che qualcosa si intravedeva".

Cosa?

"Lo trovai molto maturo per quella che era la sua giovane età, sembrava perfettamente a suo agio, pur se ha iniziato nella posizione di difensore centrale per poi spostarsi in quella di laterale".

E poi?

"Non mi dimenticai di lui. Non appena due titolari si sono infortunati, dissi alla dirigenza che avrei voluto vedere Benjamin fra i professionisti. La sua prima partita contro il Nantes fu eccellente".

Per lui l'Inter ha avuto determinazione nell'investire una cifra importante. Pensa sia sottovalutato, considerando che non è mai stato considerato fra i top player? Alla fine, vince sempre...

"Tendiamo a mettere un'etichetta su tutti i giocatori. Per Benjamin c'è forse quella del buon difensore, ma io credo che sia davvero forte, anche tecnicamente e non penso che uno possa giocare in così tanti grandi club per caso, tantomeno vincere quanto lui".

Quali sono le sue qualità migliori, secondo lei?

"La forza mentale e poi le sue qualità fisiche".

Si è fatto amare dal tifo nerazzurro anche per la sua simpatia ed il suo "interismo". Può diventare una bandiera di questo club?

"Oltre ad essere un grande calciatore, è un ragazzo educato, rispettoso, non per niente viene amato da tutti. Quindi sì, può diventare una bandiera dell'Inter secondo me".


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Mercoledì 15 Maggio 2024