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Bocelli: "Al concerto del 19 maggio non ci sarò. Bastoni? Un ragazzo determinato"

di Marco Corradi
per Linterista.it
Matteo Gribaudi/Image Sport
Matteo Gribaudi/Image Sport

Sulle pagine del Corriere della Sera interviene anche Andrea Bocelli, grande tifoso nerazzurro, che raccontra così la sua passione per l'Inter: "Ho iniziato a tifare l'Inter l'anno prima della prima stella, che è arrivata nel 1966. Nel collegio di Reggio Emilia, dove i miei genitori mi avevano iscritto per apprendere la lettura braille, on i miei compagni ascoltavo "Tutto il calcio minuto per minuto" sulle radio a transistor. Era molto romantico, ci accontentavamo di poco ed eravamo felici".

Qualcuno sostiene che questa Inter sia più forte di quella di Herrera.

"Non si possono fare questi paragoni, si tratta di un calcio totalmente diverso. A quei tempi il pallone pesava 480 grammi. Oggi è uno sport atletico, prima dipendeva tutto dal piede, dal tocco".

Cosa le piace di più di questa Inter?

"Che i risultati sono stati frutto di un gioco di squadra, altrimenti il campionato non sarebbe stato vinto con tutti questi punti di vantaggio. Poi ciascuno ha i suoi beniamini, ma non sarebbe giusto ricordare solo chi segna di più. Bisognerebbe cominciare dalle parate di un bravo portiere come Sommer, aiutato da una grande difesa".

Dove c'è il suo amico Bastoni.

"Mio figlio Matteo lo ha conosciuto in Sardegna, dove erano entrambi in vacanza. Lo ha portato a casa, abbiamo parlato un po'. È un ragazzo sicuro di sé, molto determinato".

L'agenda, che non vorrebbe guardare, gli impedirà di raccogliere l’invito dell’Inter, la sua squadra del cuore, per il super concerto del 19 maggio, in cui verrà celebrata la seconda stella...

"Sarò in Brasile. Per fortuna ci sono appena quattro ore di fuso orario, col cuore sarò lì".


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Sabato 18 Maggio 2024