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Carlos Augusto: "Contento del percorso in Champions, ho giocato tanto. Così abbiamo vinto lo scudetto"

di Marco Corradi
per Linterista.it

Nella lunga intervista rilasciata ai microfoni di Globo, Carlos Augusto racconta così la sua stagione nell'Inter e il suo cammino in Champions League: "Sono stato titolare in cinque gare d'Europa? Questo mi ha fatto capire che ho la fiducia dell'allenatore, ma a volte dipendeva anche dalle caratteristiche della partita. Inzaghi confidava in tutti per massimizzare le energie per la Champions e, volente o nolente, con così tante partite doveva fare dei cambi e delle staffette. Ha sempre avuto fiducia nell'intero gruppo e noi in lui. Siamo usciti agli ottavi, ma dobbiamo essere soddisfatti del nostro percorso. Io lo sono: era la mia prima volta in Champions e ho giocato molte partite". 

Com'è stata la gestione del vantaggio in Serie A? Siete stati campioni con cinque giornate d'anticipo, come ha gestito Inzaghi quel grande margine?

"C'è stato un momento nel quale dovevamo giocare moltissime partite e la Juventus era seconda, a un punto, col derby d'Italia all'orizzonte. Abbiamo vinto e da lì il nostro vantaggio è aumentato. In quel momento abbiamo capito che avremmo vinto. Nel gruppo ci sono giocatori che hanno vinto Mondiali, Champions e tanti trofei. Hanno aiutato il gruppo e noi giovani a gestire il vantaggio e non sbagliare un colpo". 

Avete perso solo una partita in Serie A, col Sassuolo a settembre. Come ti spieghi questa solidità dell'Inter?

"Ricordiamo bene quella sconfitta, che arrivò in rimonta e ci ha aiutato a capire come gestire tutto il resto della stagione. Nella maggior parte delle partite siamo passati in vantaggio e abbiamo potuto gestire. Ma contro il Bologna, siamo stati bravi a soffrire e mantenere il risultato, vivendo un momento complicato. Non si può giocare bene in tutte le partite, bisogna essere anche bravi a gestirsi e soffrire. E abbiamo anche avuto un pizzico di fortune in alcune gare. La squadra ha saputo soffrire nei momenti difficili e approfittare dei momenti positivi. C'è tutto nel nostro scudetto".

Questa è stata la stagione che ti ha visto esplodere nel calcio brasiliano. In molti ti hanno scoperto, giocando nell'Inter e nel Brasile. Hai percepito qualche differenza, di persona o sui social?

"Sono stato tanti anni nel Corinthians, ma non giocavo molto e non ho avuto chissà quale impatto. Quando sono partito e sono approdato al Monza, c'è stato il COVID che ha sospeso i campionato. Quindi mi sono ritrovato quasi a sparire, a livello mediatico. Quando sono arrivato all'Inter, ho sentito l'appoggio e l'amore dei tifosi italiani e brasiliani. Questo è gratificante, cercherò sempre di dare il meglio per la Seleçao. Ma per ottenerlo, bisogna lavorare molto. Posso dire di avere la sensazione che i tifosi mi stiano riscoprendo, tra elogi e critiche. Noi giocatori dobbiamo essere bravi a rimanere tranquilli e coi piedi per terra, in ogni momento, focalizzandoci solo sul lavoro e su noi stessi". 


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Martedì 7 Maggio 2024