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L'Inter si prepara a calare il poker d'assi: da Lautaro ad Acerbi, i più temuti dal Milan

di Adele Nuara
per Linterista.it
www.imagephotoagency.it
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Lautaro, Calhanoglu, Thuram e Acerbi. L'Inter è pronta a calare il poker d'assi nel match di lunedì contro il Milan per agguantare il sesto successo contro gli acerrimi rivali e per chiudere i giochi in merito allo scudetto della seconda stella.

Il primo è Lautaro Martinez. "Beh, tanto per cominciare, in questa cinquina, il Toro ha messo la sua firma in ben 3 occasioni. Che diventano 8, considerando tutte le 15 stracittadine disputate dall’argentino. È assodato, insomma, che sappia far male al Diavolo - si legge sul Corriere dello Sport -. Inoltre, non segna dallo scorso 28 febbraio, ovvero dal match con l’Atalanta: un digiuno inusuale per lui, considerata la stagione monstre. Allora il derby rappresenta davvero l’occasione ideale per sbloccarsi. Se poi arrivassero pure i 3 punti e quindi lo scudetto, il trionfo sarebbe totale per il capitano nerazzurro".

Il secondo, neanche a dirlo, è Hakan Calhanoglu, il grande ex e il più odiato dalla tifoseria milanista: "Impossibile, infatti, perdonargli il passaggio sull’altra sponda del Naviglio nell’estate 2021. Allora, però, in pochi lo rimpiangevano. Ancora meno, quando, al termine di quella prima stagione in nerazzurro, il Diavolo conquistò lo scudetto, mettendosi dietro proprio i cugini. Nel frattempo, però, il turco è diventato un idolo assoluto del popolo interista. Cambiando ruolo, si è evoluto in un regista di statura mondiale. E ora, conquistando il tricolore, proprio nel derby, chiuderebbe idealmente un cerchio".

Poi c'è Marcus Thuram, il rimpianto del Milan. Infatti a giugno dello scorso anno, Tikus era a un passo dal Milan, salvo poi cambiare idea e sposare i colori nerazzurri. "Il francese avrebbe dovuto essere il terzo attaccante della rosa. Invece, dopo il “gran rifiuto” di Lukaku, è diventato il partner di Lautaro. L’incastro si è rivelato straordinario. Con Tikus che è letteralmente esploso nel nostro calcio. All’inizio, però, i dubbi erano tanti. Ha cominciato a sgombrarli anche con la sua prodezza nel primo derby della sua avventura interista. Lì sono cominciati i rimpianti rossoneri".

Infine Francesco Acerbi, il muro della difesa. Nell'ultima stracittadina persa, l'ex Lazio, appena arrivato in nerazzurro, era in panchina. Con lui in campo l'Inter ha vinto gli altri cinque derby dove a reperto spunta un solo gol subito, nel 5-1 dell'andata. "Insomma, contro Acerbi non si passa. Sarà così anche stavolta? Intanto anche lui è vicino a cancellare un brutto ricordo, ovvero quella sconfitta proprio contro il Milan, quando ancora indossava la maglia della Lazio, in cui si ritrovò con il dito puntato addosso a causa di una scivolata e di un ghigno amaro dipinto in faccia. rivelatosi un fattore vincente nelle stracittadine contro il Diavolo", conclude il quotidiano.


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