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Ranocchia: "Infangato in Italia, disintossicato all'Hull. Ma tifo ancora per l'Inter"

di Domenico Fabbricini
per Fcinternews.it
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Torna a parlare Andrea Ranocchia e lo fa dalle colonne de L'Avvenire. Tanti i temi trattati: l'Hull City che lo ha accolto a braccia aperte, il calcio inglese, quello italiano e naturalmente l'Inter. "Sono contento di questa esperienza inglese - dice - prima la classifica era abbastanza difficile ma ora ci stiamo turando fuori. Dovremo disputare delle gare molto difficili ma siamo contenti di poterci giocare la permanenza in Premier. Ci sono tantissime differenze rispetto all'Italia, qui il calcio è vissuto in maniera diversa, non dico meglio o peggio ma c'è meno pressione, quello di cui avevo bisogno dopo gli ultimi anni all'Inter". Ranocchia è stato inserito tra i migliori acquisti del calciomercato invernale: "E' una bella soddisfazione dopo tanto fango che mi è stato tirato addosso. Sono un professionista che ha sempre dato tutto per la maglia ed è bello togliersi qualche sassolino con il duro lavoro. Avevo bisogno di un cambio di vita, in Italia ero troppo infangato e non riuscivo più ad esprimermi. Ma non voglio rimuginare sul passato, quel che è stato è stato, sono felice di aver superato questa prova e ora mi sento migliorato".

Si parla anche della sua Onlus "ricevo oggetti da amici calciatori che si trasformano in offerte a fin di bene" racconta, e i primi risultati sono "l'acquisto di apparecchi che monitorano la salute dei più piccoli". Si parla anche della fede, fondamentale nella vita di Ranocchia: "Il giorno prima della partita ad Appiano c'era il sacerdote per la Messa. Io, Zanetti, Mancini, Cordoba e chi lavorava nella struttura potevamo partecipare, e potevamo confessarci nella cappella consacrata donata da Massimo Moratti. L'incontro con Papa Francesco? Un'emozione unica".

Infine sul proprio futuro: "Diciamo che ora mi sono disintossicato e penso alla salvezza con l'Hull. Ho ancora due anni di contratto con l'Inter ma il calcio è strano, ero stato vicino al Galatasaray quando c'era Mancini, potevo finire alla Juve di Conte e fino a gennaio non pensavo di finire in Inghilterra. Il calciomercato è strano". Ma resta tifoso nerazzurro? "Assolutamente, non potrei tifare nessun'altra squadra in Italia".


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Venerdì 26 Aprile 2024