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Inter campione d’Italia, un ko bello pesante per il Milan. Tra spintoni, pugni e musica da rave

di Filippo Tramontana
per Linterista.it
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E alla fine tutto è stato compiuto. L'Inter è campione d'Italia per la ventesima volta, si attacca la seconda stella storica sulla maglia e lo fa in casa del Milan vincendo il suo sesto derby di fila. Un K.O. bello grosso per i rossoneri che, per quello che si è visto in campo, alla fine non hanno nascosto più di tanto la loro delusione tra spintoni, pugni e musica alzata a un livello che nemmeno i rave party tra le montagne.

Ha fatto male il colpo, lo si è sentito forte e il pugile, dopo aver barcollato, e' caduto vicino al suo angolo. L'Inter gode di uno stato di estasi: e' stata una stagione inarrivabile, una cavalcata solitaria da febbraio in poi con un vantaggio ora di +17 sulla seconda e + 22 sulla terza. Pazzesco! Si è avverato il sogno di noi tifosi interisti. Inzaghi e la squadra hanno fatto la storia. Si parlava della possibilità di vincere lo scudetto nel derby già da più di un mese ma la possibilità che succedesse davvero era comunque minima. Invece in una stagione come questa anche l'impossibile diventa possibile e, nonostante lo scetticismo di molti, l'Inter scrive la storia con numeri e poesie da tramandare ai posteri. Potremmo raccontare ai nostri figli e/o nipotini di aver vissuto la storica seconda stella nerazzurra e potremo dire di averla vinta in casa del Milan sotto una pioggia tanto forte quanto romantica durante una serata di fine aprile che somigliava più a una notte di novembre. Inzaghi ha fatto sognare il popolo neroazzurro e la squadra ha fatto innamorare tutti i tifosi che a notte fonda sono andati in Duomo per cantare insieme ai ragazzi neocampioni d'Italia sfidando freddo e gelo. La gente dell'Inter ama questa squadra, questo gruppo di ragazzi d'oro. Ma sia chiaro, i tifosi non si sono affezionati ai ragazzi quest'anno perché hanno vinto. L'amore che lega la gente alla squadra parte da lontano, dallo scudetto perso due anni fa e dagli applausi che San Siro ha dedicato ininterrottamente ai giocatori dopo la vittoria contro la Samp inutile per la rincorsa al Milan. E' partita da lì ed è proseguita a Istanbul. Lautaro piangeva e il pubblico lo consolava mentre ringraziava la squadra per le emozioni che continuava a regalare loro. Questo è un gruppo che crea empatia, e' uno spogliatoio fatto di ragazzi che si vogliono bene e che si supportano in ogni momento. Sapete quando si dice nei film che ogni giocatore deve correre anche per il compagno? Avete presente Al Pacino in "ogni maledetta domenica"? Ecco siamo di fronte a quello. Siamo di fronte alle sensazioni che i ragazzi regalano in campo. I giocatori sono ragazzi che si vogliono bene ,che amano la maglia che indossano e i tifosi che li incitano, nella vittoria e nella sconfitta. Sono emozioni positive e non, che riusciamo in qualche modo a condividere tutti insieme e che creano un legame forte e resistente. Godiamoci la festa che sarà lunga, godiamoci le prossime 5 partite che saranno una continua passerella e continuiamo a sostenere questi ragazzi perché la loro gioia e' e sarà sempre anche la nostra. Bravi ragazzi siete venti volte campioni d'Italia. Bravi ragazzi siete nella storia.


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Lunedì 6 Maggio 2024