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Tra Federico Bernardeschi e la Juventus non è andata come tutti speravano

di Ivan Cardia
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© foto di Imago/Image Sport

"Avrei scelto la numero 10, ma è una maglia che va meritata". Cinque anni fa, era il 28 luglio 2017, Federico Bernardeschi spiegava così la decisione di indossare il 33 nella sua prima stagione alla Juventus. Almeno, questi erano presupposti: il numero, scelto anche per motivi religiosi, ha continuato ad averlo sulla schiena per tutte e cinque le annate trascorse dal carrarino con la Vecchia Signora. Una storia che si chiuderà domenica, ironia della sorte in casa della Fiorentina, ma che sostanzialmente termina oggi, con la decisione delle parti di separarsi a fine stagione senza rinnovare il contratto.

La nuova stella di Torino. Prima del numero, bastano le cifre: 40 milioni di euro. Tanto aveva sborsato la Juventus per strapparlo ai viola, soldi per un futuro campione. Curioso che proprio contro la sua ex squadra Bernardeschi abbia vissuto alcune delle migliori partite nella sua altalenante avventura bianconera, baciata da Eupalla anche nella memorabile rimonta con l'Atletico. I numeri sono quelli di un giocatore che non è mai andato oltre i cinque gol in stagione, ma anche di chi ha dovuto sgomitare per avere fiducia. Ci sono stati alti e bassi: momenti in cui sembrava che Berna fosse davvero pronto a prendersi la Juventus, e momenti in cui è diventato - spesso in maniera eccessiva - il bersaglio prediletto dei tifosi. È stato fantasista, esterno, attaccante e persino mezzala: tre allenatori (Allegri, Sarri e Pirlo) ci hanno provato, anche cercando nuove soluzioni tattiche. Ciascuno a modo proprio, ci hanno provato davvero tutti e tre, riuscendoci soltanto a sprazzi.

Non è andata come tutti speravano. Cinque anni di contratto sono stati sufficienti a far capire a entrambi che non era il caso di tentare ancora: la Juve non avrebbe potuto dare a Bernardeschi quello che voleva e viceversa. Per la cronaca, neanche come sperava la Fiorentina, che con un altro esito avrebbe messo in cassa fino a 5 milioni di euro in più. È stato un flop? Ha vinto, non certo poco. In alcuni frangenti è sembrato davvero prendere il volo, salvo poi bruciarsi le ali ben prima di arrivare vicino al sole. Resta comunque un nome da big: Inter, Milan, Lazio, sia quel che sia. E questo basta a dire che qualcosa c'è stato. Non abbastanza, lo si può dire senza troppi timori, per quel numero 10 che alla fine non si è meritato.

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Sabato 18 Maggio 2024
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