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Italia-Albania è già iniziata... in sala stampa: la sfida in conferenza fra Spalletti e Sylvinho

di Giacomo Iacobellis
Fonte: Dall'inviato, Raimondo De Magistris
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È tutto pronto per l'esordio dell'Italia a Euro 2024: questa sera gli azzurri affronteranno l'Albania alle ore 21 tra le mura del Signal Iduna Park di Dortmund. La sfida, la prima per entrambe le Nazionali del Gruppo B, è già iniziata come di consueto questo venerdì in sala stampa. Di seguito le principali dichiarazioni dei due commissari tecnici, raccolte alla vigilia dall'inviato in Germania di TMW.

La conferenza della vigilia di Luciano Spalletti, ct dell'Italia

Quali sono le sue emozioni? Quella di domani sarà una gara tosta
"L'emozione da un punto di vista personale è tanta, ma col passare delle ore diventa sempre di più un'emozione che non porta tensione ma felicità, è una emozione fantastica perché sì è in un posto meraviglioso per giocarsi una gara bellissima. Poi la gara è insidiosa, sono d'accordo. Sylvinho è stato molto bravo a creare questa squadra e giochiamo contro giocatori che conoscono molto bene il nostro calcio e hanno qualità, ce l'hanno fatto vedere nel nostro campionato. Sarà una partita tosta".

Donnarumma potrebbe essere ceduto dal PSG dopo l'arrivo di Safonov, cosa ne pensa?
"Il mio giudizio è che se a Donnarumma lo fanno uscire dal PSG troverà una squadra più forte. Non credo il livello di Donnarumma vada a scadere così. Poi lui deve essere bravo perché in Italia abbiamo portieri fortissimi, tra cui Vicario e Meret. È tutto molto bello e corretto avere a che fare con campioni di questo livello".

Quali sono le sue aspettative in questo torneo? Riuscirà a far vedere il suo calcio in questo Europeo?
"È vero che a volte i risultati sono differenti in base a quello che si porta a casa, però poi le traiettorie del pallone sono difficilmente capibili in alcuni momenti, ci sono i risultati di alcune partite che sono il contrario rispetto a come avrebbe voluto lo sviluppo della partita stessa. Voler far vedere sempre il tuo brand di calcio diventa importante, ma a volte ci sono anche gli avversari e non ci si riesce. Ma io sono convinto che la nostra squadra riuscirà a far vedere cosa vuole fare. Il calcio è un assieme che non riguarda solo gli undici giocatori in campo, ma anche i 60 milioni di tifosi a cui chiediamo di giocare con noi ed essere sul rettangolo di gioco".

La squadra è pronta per affrontare con personalità questo esordio? Chi giocherà al posto di Acerbi?
"Intanto c'è da dire che noi siamo i protagonisti del sogno di ciascun italiano che da bambino veniva fuori di casa col pallone sotto braccio e rientrava la sera con la faccia stanca, la maglia sudata e le ginocchia sbucciate. Noi siamo degli eroi, dei giganti. Mettere tutto vuol dire anche mettersi questa corteccia, questa scocca, per una squadra che non soffre il livello del torneo, l'ambientazione. I giganti e gli eroi non hanno timore di andarsi a giocare una partita di calcio, dentro questi allenamenti qui si va a respirare tutta quell'area corretta per mettere dentro queste cose, gli ingredienti che ci vogliono per essere del livello che tutti gli italiani vogliono. Al posto di Acerbi? Mancini è uno che ha più esperienza, esperienza vuol dire aver preso più decisioni di un altro. L'esser costretto a decidere ti aiuta, però anche Bastoni può essere un leader. Poi gente come Buongiorno e Calafiori hanno la stoffa di coloro che vogliono arrivare e giocare a livello top, gli si legge negli occhi: sono due ragazzi serissimi. Ma la verità è che noi abbiamo a che fare con una squadra serissima, in questi pochi giorni mi hanno fatto vedere il lavoro corretto perché loro riescono a percepire e a sorbire molte più cose rispetto a ciò che accade in un lavoro di club. Noi saremo quelli che vogliamo essere".

È sembrato uno Scamacca più consapevole rispetto a qualche mese fa, ha anche lei questa sensazione?
"Scamacca è cresciuto molto nell'ultimo periodo e gli abbiamo fatto i complimenti. Lui è completo, lui è tutto. Poi qualche volta deve confrontare anche la sua performance con quella degli altri. Se io riesco a fare tot metri in una partita probabilmente vado incontro a un numero di situazioni minori che se facessi il doppio di quei metri lì. Se attacco la porta dieci volte ricevo cinque palloni, se lo faccio venti volte la ricevo dieci volte. Poi si fa una fatica in più, certo, ma quei metri li fanno tutti e si richiede ciò che fanno tutti i suoi pari ruolo".

Come sta Barella? È un dubbio o conteranno di più le sue sensazioni?
"Lui ieri ha fatto tutto, c'è oggi quando si rifarà un po' di allenamento. Si ascoltano anche le sue sensazioni, lui ha già avuto un problemino simile e poi in quel caso lì ha sviluppato la gara che doveva fare. Ciò che conta molto è il parere dei medici perché i calciatori vogliono sempre giocare. Però tutto a ieri sera lascia prevedere che lui sarà a disposizione".

Leggi qui tutte le parole di Spalletti!

La conferenza della vigilia di Sylvinho, ct dell'Albania

Cosa significa questa presenza per la nostra nazione?
"Abbiamo tanti albanesi in giro per il mondo, in Germania ce ne sono tanti e anche in Italia. Domani sarà molto bello, parte dello stadio sarà rosso e sarà una bella responsabilità".

Secondo lei l'Italia di Mancini era più forte di quella di Spalletti?
"Io non parlo con Mancini da sei mesi. Lui ha fatto un capolavoro, lo conosco da tanto tempo. Ma io non penso che ci sia una grossa differenza tra quella Italia e questa, quando parliamo di Europeo o Mondiale l'Italia è lì, è una squadra forte e tosta. È una squadra molto ben schierata, Mancini ha fatto un bellissimo lavoro ma anche Spalletti sta lavorando molto bene. L'Italia è una squadra forte, ma noi daremo il nostro massimo".

Com'è il clima per lei?
"Dopo la gara contro la Moldavia che ci ha permesso di prendere il biglietto per questo Europeo ritroviamo quella sensazione. Sono passati sei mesi ed è molto bello, c'è gente con grande voglia di andare al campo, dopo la sfida contro la Moldavia questo è il giorno più emotivo. Proviamo a fare del nostro meglio".

Che Italia ti aspetti? Chi è il portiere titolare dell'Albania?
"Se per voi il modulo dell'Italia è un grosso dubbio, lo è anche per noi... L'Italia si adatta, gioca il 4-3-3 o il 3-4-3. Non è un problema, è una squadra tosta, difficile. Cambia qualcosa quando difendono e attaccano, ma se parliamo a livello generale l'Italia è forte a prescindere dal modulo, si difendono molto bene e concedono pochissimo. Nell'ultima parte del campo hanno giocatori molto bravi. Portiere? Dobbiamo ancora scegliere, non abbiamo ancora deciso".

Giocate contro tre big...
"È un bel casino... Capiamo la grandezza della competizione e degli avversari. Nel 2018 col Brasile iniziammo pareggiando contro la Svizzera. È un campionato molto duro, una volta che non vinci la prima gara poi magari i favoriti ti mettono in difficoltà. Noi abbiamo la nostra pressione, dobbiamo provarci. È una gara decisiva per l'Italia, per loro sì. Nel 2018 ho avuto una esperienza simile col Brasile. Noi andiamo sul campo per provarci e lì vediamo, è una competizione molto dura. In 90 minuti può succedere di tutto".

Quanto tempo avete trascorso per preparare questa partita?
"Abbiamo sviluppato un lavoro nel tempo, ma nell'ultima settimana siamo andati forte sull'Italia. Parliamo dell'ultima settimana, 6-7 giorni sono tanti per preparare una partita, ci sta. Dopo diventa un po' più difficile perché abbiamo solo 3-4 giorni per le altre gare, mentre questa si prepara un po' meglio".

Asani e Broja hanno la condizione atletica ottima per disputare questa partita?
"Atletica sì, le migliori condizioni certamente no. Un calciatore quando arriva con tante gare è meglio, più gioca e meglio è. Abbiamo fatto un bellissimo lavoro tutti insieme, i giocatori sul campo hanno lasciato tutto sul campo. Ci arrivano molto bene, ma non arrivano con la condizione di chi ha giocato tutte le partite. Ma arrivano in buona condizione".

Leggi qui tutte le parole di Sylvinho!

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