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Dopo il Chelsea, per la Juventus c'è il derby di Torino. Ecco Allegri, Juric e la carica dei tifosi

di Tommaso Bonan
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Appena qualche giorno dopo la vittoria in Champions League contro il Chelsea, per la Juventus arriva il derby contro il Torino. "Dovremo giocare ancor meglio di mercoledì perché sarà una partita più difficile" ha ammesso Massimiliano Allegri in conferenza stampa, mentre il "collega" Juric non ha mancato di caricare l'ambiente (così come i tifosi che hanno accompagnato con cori e striscioni la squadra durante la rifinitura): "Juve al top, ma in città tifano tutti per i granata".

Ecco le dichiarazioni integrali di Allegri in conferenza stampa (clicca qui per le probabili formazioni di Torino-Juventus):

Cosa rappresenta il derby della Mole?
“Rappresenta la stracittadina e soprattutto domani ritornano i tifosi allo stadio. Domani dobbiamo sistemare la classifica, dobbiamo darci un altro colpettino. Juric sta facendo un ottimo lavoro e soprattutto ha trasmesso alla squadra dei concetti che si incarnano molto con lo spirito del Toro. Sarà una partita complicata, servirà pazienza. Il Torino è la squadra che ha concesso meno tiri alle avversarie, quando abbassa un po’ i ritmi fa comunque sempre le stesse cose. Dobbiamo fare la partita per 95 minuti e dovremo ribattere colpo su colpo”.

Bonucci riposa?
“Per quanto riguarda la formazione giocano sicuramente Szczesny e Chiellini. Gli altri devo vedere, qualcuno ieri era più stanco di altri, abbiamo ancora tempo di recuperare. Vediamo, chi sta meglio fisicamente sicuramente andrà in campo”.

Quella vista col Chelsea è la nuova Juve di Allegri?
“C'erano delle assenze, dico che non tutto il male vien per nuocere. Senza Morata e Dybala abbiamo visto che Chiesa può fare il centravanti. Ci sono centravanti che servono per fare partite con spazio, ma farlo come l'altra sera è diverso. Ci vuole sempre equilibrio nelle valutazioni e nelle caratteristiche. È andata bene ma domani serve fare in un altro modo. Non sul centravanti ma sulla partita. Domani ci sarà ritmo, spazi, giocano a uomo su tutto il campo e dovremo essere bravi”.

Lo spirito di mercoledì può essere replicato?
“La partita fatta mercoledì, dopo che all’inizio abbiamo sbagliato molto, deve farci capire che è stata fatta per 70 minuti ma in altre può essere fatta per 20. Bisogna capire che quanto bisogna difendere in un certo modo bisogna farlo, e quando si ha la palla bisogna fare in un altro modo. Non conta quanto dura, ma l'atteggiamento deve essere quello”.

Arthur quanto può aiutare?
“Ieri ha fatto il secondo allenamento con la squadra. Può darsi che domani sia lui che Kaio Jorge vengano in panchina che può esserci bisogno. Arthur è un giocatore di palleggio che tecnicamente può darci una mano”.

Il rendimento di Alex Sandro è salito?
“Lui è un giocatore di valore assoluto, è il titolare della nazionale brasiliana. Ci sono annate dove fai meglio e altre dove fai peggio. Ha iniziato bene ma bisogna rimanere sereni. Sono molto contento per la squadra e per l’ambiente dopo mercoledì, si è sentita tanta vicinanza”.

Cosa non deve fare domani la sua squadra?
"No, partiamo da cosa bisogna fare ossia una partita vera ed essere consci di avere davanti una squadra che corre e pressa. Sarà la partita della vita per loro: è il derby e lo stanno preparando al meglio. Serve prepararla ancora meglio di quella di mercoledì, sarà ancora più difficile". 

Come ha trovato Bernardeschi?
“Mercoledì ha fatto una bella partita. Per lui non è una questione tecnica ma fisica. All’interno della prestazione ha messo una giocata straordinaria sul gol dove poi Chiesa ha fatto un gran gol. Però non si deve accontentare di quella giocata. Mercoledì va messo da parte, da oggi testa al derby perché dobbiamo recuperare in classifica i punti persi, ne abbiamo cinque in meno rispetto a quelli che dovevamo avere. Poi la prima sosta l’abbiamo passata non bene, speriamo di passare una sosta sotto l’aspetto psicologico migliore”.

Più importante avere forze fresche o sfruttare l’entusiamo?
“Oggi cercherò di capire la formazioni di domani. Serviranno forze fresche e di gente che ha giocato. Sono ragazzi giovani, c’è un’energia positiva che va sfruttata”.

Dybala e Chiesa possono giocare insieme come coppia d'attacco?
"Con l'Empoli hanno giocato ma era una gara diversa e mercoledì ancora versa. Chiesa nella fase difensiva recuperava da centravanti e ha impegnato la loro difesa, giocando contro Thiago Silva che è ancora in grande condizione. Ci sarà bisogno di giocare più da esterno perché se giochi da centravanti hai bisogno di un punto di riferimento che attacca l'area in maniera diversa. Un po' alla volta cercheremo di sistemare tutto".

Bentancur e Locatelli già una certezza?
“Tutti e due non hanno mai gestito un centrocampo da soli. Bentancur ha più bisogno di qualcuno che gli dia una mano nella gestione del pallone. L'altra sera Bentancur ha fatto una grande partita di intensità, poi a volte sbaglia perché è generoso. Locatelli anche è andato a ribattere i tiri, ha chiuso traiettorie di passaggio. Ha fatto una partita fisica e cattiva, oltre che tecnica. Più giocano insieme e più si conoscono e meglio giocheranno”.

Più difficile preparare una partita contro Tuchel o contro Juric?
“Non è questione di difficoltà. Dobbiamo essere consoci che in campionato siamo in ritardo e per noi sono tutte piccole finali. Domani giochiamo contro una squadra che ha subito solo sei gol, non ne subiva così pochi da anni. Sarà una partita diversa rispetto a quella col Chelsea”.

Al rientro pensa di non avere a disposizione di nuovo i sudamericani?
“Non ho ben preciso il programma dei sudamericani. So che gli italiani li ho a disposizione per tutta la settimana, i sudamericani credo che rientreranno venerdì quindi giocando domenica c’è tempo e penso li avremo a disposizione”.

Ecco le dichiarazioni integrali di Juric in conferenza stampa (clicca qui per le probabili formazioni di Torino-Juventus):

Che partita sarà?
"L'avversario è di assoluto valore, che ha ritrovato risultato e spirito. Ultimamente stanno facendo grandi risultati".

Come avete preparato il derby?
"E' un gruppo fantastico: ci sono tanti ragazzi giovani che hanno voglia di imparare, non ho mai avuto un problema. Non ho mai dovuto spronarli a lavorare bene, ci siamo allenati con intensità. Come sempre".

Che clima si respira in città?
"Non sono uscito tanto di casa. Me ne renderò conto domani: lo voglio vivere domani, poi mi rimarrà dentro".

Cosa rappresenta questo derby?
"So che siamo su due livelli diversi, ma sento che non è come Genova. A Torino mi sembra che la squadra sia il Toro, percepisco questa sensazione. A Genova era a metà, qua è il Toro. Ma sono nuovo, devo imparare e vedere".

Qual è il bilancio?
"Stiamo facendo meglio delle mie previsioni: mi è piaciuta molto a Venezia, anche se alcuni la vedono in modo diverso. Voglio che continuiamo così, abbiamo tanti ragazzi con grandi margini di miglioramento anche se dobbiamo crescere nella gestione di alcuni momenti di gara".

Recuperate qualcuno?
"Leggo di Belotti e Zaza che rientrano, non so da dove escano queste notizie. Non recuperiamo nessuno".

Cosa dovete mettere in più?
"A Venezia ci è mancata un po' di qualità, ma mi è piaciuto come abbiamo interpretato la gara. Abbiamo fatti tanti passi in avanti. Se non sei cattivo il giusto, hai già perso il derby. E poi devi aggiunge qualità tecniche e individuali, mettere la fame di segnare sui calci piazzati. Le rose non sono paragonabili, ma con il tempo si migliorerà".

Allegri deve dirle grazie per il suo pari a Napoli con il Verona?
"La cultura sportiva è sacra, l'ho imparato da Gasperini: è l'unico modo per essere uomo. In Italia si guardano queste cose, ma non mi pento assolutamente e sono orgoglioso di come il Verona ha giocato quella partita. Nessuno mi deve ringraziare, l'ho fatto solo per la squadra per la quale lavorava".

Cosa teme di più della Juve?
"Hanno tutto. Possono segnare in vari modi; se li attacchi, hanno velocità con tanti singoli che sono micidiali. Sono una squadra completa, hanno ritrovato lo spirito giusto e mi preoccupa tutto. E' una top squadra, non puoi lasciare niente a loro".

E' aumentato il vostro livello?
"Quando finisce l'anno, diremo quanto vale squadra. Anche a seconda di quanto varranno i singoli. E' una valutazione globale: le prestazioni da Firenze in avanti sono di alto livello, meritavamo qualche punto in più. Possiamo fare miglioramenti, ma dobbiamo mantenere questa concentrazione e il fatto di essere tosti. Abbiamo tanti giocatori fuori, a Sassuolo abbiamo dimostrato che le alternative possono fare la differenza. Se recuperiamo tutti e lavoriamo bene, possiamo fare bene; se non sarà così, probabilmente sarà stata colpa mia".

Quanto è importante la spinta dei tifosi domani?
"Dopo cinque minuti contro l'Atalanta, ho percepito grande coinvolgimento da parte dello stadio. E in tutte le gare c'è stato un ambiente positivo, non vedevo le cose negative che c'erano prima. Domani devono darci la spinta: lo hanno fatto con la Lazio, domani ne servirà ancora di più. E' meglio sentire sostegno invece delle critiche".

Senza Djidji, gioca Zima?
"Sì, gioca lui. E' un 2000, deve lavorare tanto ma è un profilo interessante: in difesa ci sarà lui".

Sarà il derby di Mandragora?
"Avete giudizi sbagliati su tanti giocatori: dite che qualcuno non è buono e altri che sono fenomeni, io non sono d'accordo. Vedo giudizi completamente contrari ai miei. In tutte le partite, ho fatto solo scelte tecniche e non comportamentali. Mandragora? Non lo sa, sicuramente sarà il derby del Torino".

Qual è l'apporto che riesce a dare Pobega?
"Ha grandi margini di miglioramento, come tanti altri. Pobega non era titolare fisso nello Spezia, per lunghi periodi faceva panchina. Può crescere tanto, così come Mandragora, Lukic, Aina, Buongiorno, Singo e Bremer: sono giovani, quando li vedo allenare è una gioia per me. Hanno margini di crescita perché si applicano. Sono tutti giovani, possono crescere tanto e ci vuole un po' di fortuna. Ultimamente ci gira male, ma possiamo crescere tanto magari mettendo giocatori ancora più forti".

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