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RIGANÒ, Accettai subito la Viola. Contro Messi...

di Redazione FV
per Firenzeviola.it
Federico De Luca
Federico De Luca

L'ex attaccante viola, Christian Riganò, ha rilasciato un'intervista per l'edizione digitale de La Repubblica. Tanti i temi trattati dal bomber di Lipari, protagonista della rifondazione della squadra gigliata e contribuendo in modo significativo alla cavalcata che, dalla C2, riportò il club in Serie A dopo il fallimento. Riganò parte proprio da questo argomento, ricordando i suoi primi momenti in maglia viola: ““Giocavo in C1 con il Taranto e avevo messo a segno 27 reti in campionato, ma ho subito accettato la proposta viola, perché ero certo che i Della Valle avessero l’intenzione di risalire il prima possibile. In città c’era un’atmosfera di tristezza e una sorta di depressione legata al calcio. Una squadra con una storia così significativa, quasi dimenticata e fallita per motivi banali, mentre negli anni successivi si assisteva a salvataggi avventati... Nella mia stagione d’esordio ho realizzato 30 gol; abbiamo intrapreso insieme il viaggio che ci ha condotto in Serie A nel 2004, ed è scattata la scintilla.”

L'ex viola aggiunge poi un ricordo sul suo passaggio al Levante nella Liga spagnola, dove nel 2007 affrontò il Barcellona di Messi: “L'argentino era un giovane di vent'anni. Era davvero molto forte e segnò anche un gol. Tuttavia, faceva parte di una squadra di campioni, con Xavi, Iniesta e Henry, che segnò una tripletta e poi mi donò la sua maglia, blu e con la scritta Unicef.”

In chiusura, Riganò commenta la fine della sua carriera: “Possiedo due patentini da allenatore e ho avuto esperienze di allenamento nei dilettanti, vincendo anche alcuni campionati, ma non ho mai ricevuto chiamate per progredire di categoria. Forse per via del mio carattere: se mi assegni una responsabilità, voglio essere io a prendere le decisioni, senza compromessi o intrusioni. Se non mi comporto bene, sentiti libero di farmi andar via, non è un problema. Questo principio vale sia nel calcio che nella vita in generale.”

Sulla sua vita attuale, lontano dal mondo del calcio e su Firenze, la sua città attuale: “Sono tornato a fare il muratore. Mi sveglio alle 6:30 del mattino e la giornata è lunga fino alle sei di sera; purtroppo, fumo più di prima. Ho trovato la mia dimensione. Giro in scooter e in due minuti arrivo ovunque, la città è piccolina. Non c'è molto traffico, forse adesso un po' di più perché stanno costruendo le tranvie. E poi, lavoro permettendo, vado ovunque quando mi chiamano, nelle tv locali o alle serate dei club viola. Ma se chiamano me, vuol dire che non riescono a contattare qualche giocatore di oggi, quello a cui un ragazzino di dieci anni chiederebbe un autografo.”


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Sabato 28 Settembre 2024