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MINOTTI A RFV: "Mi aspetto un Plzen leggermente diverso. Nico deve migliorare nell'atteggiamento. Chi sarà decisivo? Dico Jack"

di Redazione FV
per Firenzeviola.it
Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com
Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com

Lorenzo Minotti, grande ex giocatore ed oggi opinionista, su Radio FirenzeViola nel corso di "Chi si compra?" ha rivolto lo sguardo su Fiorentina-Viktoria Plzen: "L'andata rappresenta un grande rimpianto perché era una partita che, per le condizioni che c'erano, poteva essere vinta. Il Plzen in Europa ha sempre giocato di rimessa, ma contro i viola particolarmente, avendo anche tante assenze. Per questo motivo stasera mi aspetto anche una squadra un po' diversa, con più qualità. All'andata sulla destra mancava Kopic, uno dei migliori che hanno. Non so se stasera tornerà a disposizione anche Mosquera, anche lui uno degli elementi più importanti della rosa ceca. Detto questo il divario resta notevole e i pronostici sono dalla parte della Fiorentina. Io penso che la chiave di volta sia avere tempi di gioco più rapidi, muovere la palla in modo più veloce, cercare gli uno contro uno e sfruttare i tagli di Nico e Beltran". 

Pensa che possa risultare decisivo il controbuto che riusciranno a dare gli esterni d'attacco della Fiorentina?
"Direi di sì. Kouamé, se dovesse giocare, è un calciatore che puoi sfruttare perché sporca tante palle alte. Nico, chiaramente, diventa fondamentale perché tutte le squadre dipendono dai loro giocatori migliori. L'argentino è il giocatore su cui i compagni ripongano tante aspettative e nonostante un 2024 finora al di sotto del suo standard, adesso è arrivata la settimana è decisiva e in questi casi sono i giocatori più forti a dover fare la differenza". 

A proposito di Nico, secondo lei ha influito il fatto di non aver trovato il gol?
"Trovare il gol e la giocata vincente diventa fondamentale perché dà entusiasmo e la sicurezza giusta per ritrovare le certezze e rischiare le giocate più difficili. Di Nico però è un po' l'atteggiamento che deve cambiare: contro l’Atalanta, ad esempio, ha fatto una grande partita nonostante non abbia segnato. A Plzen invece è risultato spento. Non deve per forza segnare, ma trascinare la squadra con il carattere e la voglia di vincere che sa trasmettere a tutti i compagni". 

Un discorso applicabile anche a Belotti?
"È un attaccante esperto che ha dimostrato di poter essere protagonista. Ma per lui faccio il discorso inverso: dal punto di vista dell'atteggiamento penso che nessuno gli possa dire niente. Però bisogna essere anche altrettanto chiari e capire che è un giocatore nella fase finale della sua carriera e non sempre può fare la differenza. Sono già diverse stagioni che non è più il goleador visto a Torino. Mi aspetto qualche gol in più certo, ma non che faccia la differenza. Io credo che il grande rimpianto della Fiorentina sia proprio questo. Ossia il non essere riusciti a trovare un attaccante con certe caratteristiche che potesse sublimare il gioco che la squadra propone". 

Da chi si aspetta una grande prestazione questa sera?
"Mi aspetto che Bonaventura possa dare quella qualità e quei tempi di gioco che a Plzen sono mancati. Chi segna il primo gol? Mi verrebbe da dire un gol argentino". 


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