Olanda, Depay: "Prima si teneva la bocca chiusa con 5-6 giocatori al di sopra del gruppo"
Memphis Depay, autore del momentaneo 2-2 dell'Olanda contro l'Austria prima di incassare la sconfitta, ha parlato in conferenza stampa nell'avvicinamento agli ottavi di finale contro la Romania. Un impegno che a detta dell'attaccante, ormai prossimo a lasciare l'Atlético Madrid, arriva al momento giusto.
Come superare lo sconforto del ko contro la Nazionale austriaca: ''Mi guardo in modo critico'', la risoluzione del problema per Depay. Proseguendo: "Possiamo dirci le cose tra di noi, ma sono i più grandi a stabilire le linee. Poi abbiamo bisogno anche delle voci dei giovani giocatori". Anche se una volta le abitudini erano diverse: "Quando avevo 20 anni - ha raccontato l'ex Barcellona - ed ero appena arrivato in Orange, c'erano cinque o sei giocatori che si ergevano al di sopra del gruppo. Poi si seguiva loro e si teneva la bocca chiusa. La gerarchia è cambiata in quegli anni. Tutti devono avere un'opinione, credo. Ma non bisogna sempre dirla", le parole riprese da AD.
Contro la Romania però serve qualcosa di diverso rispetto all'ultima uscita: "Il torneo inizierà solo ora. Dobbiamo imparare dagli errori. Un viaggio non è mai perfetto, si sta insieme per un mese. Poi ci si concentra sui risultati e se questo non funziona, è logico che ci siano delle irritazioni". Per finire un bello schiaffo alle critiche da parte di Depay: "Accettare le critiche è più facile se si è autocritici. Anche qui analizziamo le nostre prestazioni, guardiamo cosa potrebbe essere migliorato. Ma è anche una questione di età...ci sono abituato dopo tutti questi anni".