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Zhang venda se non può investire. Inter, futuro nero. Il dopo Bremer e Dybala è uno choc per i tifosi. Juve, assalto a Paredes. De Katelaere vuole solo il MIlan: è il giorno. Napoli, cosa fa De Laurentiis?

di Enzo Bucchioni
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© foto di Federico De Luca

Dybala e Bremer sembravano già due giocatori dell’Inter, da mesi si diceva più o meno “c’è l’accordo”, “si tratta solo di aspettare”, “Marotta ha già in mano i due giocatori”. E forse era tutto vero. Non sono mancate pure le ipotesi di formazione, perfino l’intervento di Arrigo Sacchi che riteneva poco funzionale il tridente Lukaku-Dybala-Lautaro.
Poi è saltato tutto con il rischio di suicidi in massa di esperti di calciomercato che non riescono a prenderla con filosofia al grido “questo è il calcio”. Boskov direbbe “contratto è solo se depositato”. Bene.
Dicevamo che nel momento decisivo Marotta che così bene aveva preparato il terreno, con largo anticipo, nel momento decisivo dicevamo, non ha avuto il via libera economico per chiudere veramente le due operazioni che comportavano il rilancio di una decina di milioni per Bremer per competere con la Juve e l’investimento di una sessantina di milioni fra contratto pluriennale e commissioni per Dybala. Niente di niente.
L’Inter non può spendere, deve fare soltanto operazioni coperte da uscite e alcuni giocatori non hanno voluto andar via, non può andare sul mercato liberamente. Anzi, se abbiamo davvero capito i meandri dei conti nerazzurri, da questa sessione di mercato i contabili della società si aspettano un avanzo positivo di una sessantina di milioni.

L’aggravante che Bremer è finito alla Juve e Dybala alla Roma di Mourinho, ha irritato ancora di più i tifosi, ma potrebbero persino essere i mali minori di fronte al solito interrogativo che periodicamente ritorna: che futuro ha l’Inter?
La situazione economica è difficilissima, non diversa da alcuni altri club anche italiani, ma con una differenza fondamentale e abissale: altre proprietà possono ricapitalizzare o investire, Zhang no. Di questo passo il futuro non può che essere scuro. Parecchio scuro.
L’Inter è una grande società, soltanto per mantenersi deve tirare fuori tutti i mesi dieci milioni fra stipendi ai dipendenti tutti e liquidità di cassa. I debiti sarebbero attorno ai 700 milioni in un complicato giro di scatole cinesi (non è una battuta) e anche qui c’è una aggravante pericolosa. Ricorderete infatti, che l’anno scorso proprio per mancanza di liquidità e necessità impellente di pagare gli stipendi, per l’impossibilità di tirare fuori soldi dalle casse di Suning ormai al fallimento, gli Zhang ricorsero a un prestito da circa 300 milioni attraverso il fondo Oaktree. Questa cifra, comprensiva di interessi a circa il 12 per cento, deve essere restituita in tre trance da cento milioni l’una.
Come fare?
Lo vedremo, ma tutto potrebbe passare attraverso il mercato e l’ipotesi della cessione di Skriniar che potrebbe fruttare un’ottantina di milioni. Ma non solo.
Ovviamente il Popolo Nerazzurro è agitato, si oppone alla cessione del difensore in assoluto, ma soprattutto adesso che Bremer è andato alla Juventus. Come risponderà l’Inter?
Chi ha incontrato Marotta non può non aver trovato imbarazzo e difficoltà nel dare risposte. Sta facendo da molti mesi un lavoro difficilissimo, costruire una squadra competitiva in questa situazione è un’impresa che potrebbe diventare ciclopica.
Dando un’occhiata al futuro, sappiamo che se non dovessero essere restituiti i trecento milioni, il fondo Oaktree diventerebbe proprietario dell’Inter, un po’ come è successo a Elliott con Yongong Lee. Ipotesi, che naturalmente Zhang sta cercando di evitare con tutte le sue forze.
Ma allora se non c’è la possibilità di immettere denaro per il crac di Suning e per le disposizioni del governo cinese, perchè gli Zhang non vendono?
E’ questa la domanda delle domande.
I tempi sembrano maturi, non sarà facile continuare a tamponare bilancio dopo bilancio e parallelamente avere una squadra competitiva e magari vincente come accaduto negli ultimi anni.
Il mercato, per quello che si può capire dagli ambienti finanziari, potrebbe anche trovare acquirenti per un brand così importante. Ma proprio il tam tam degli Zhang che non vogliono vendere, raffredda tutte le ipotesi. Compresa quella che mesi fa portava al fondo sovrano Pif dell’Arabia Saudita, che poi ha comprato il Newcastle.
E’ il governo cinese che decide? E’ Stevan Zhang che non vuole vendere?
Domande che non trovano risposte. Ma il mercato continua e se è vero che l’Inter ha portato a casa la grande operazione Lukaku (anche qui spendendo poco), ha preso Asllani e fatto altre operazioni, e la squadra resta competitiva, se dovesse uscire Skriniar senza poter essere rimpiazzato con un giocatore di alto livello, sarebbe un altro colpo alla credibilità di questa proprietà in netta difficoltà. Si parla, come sappiamo, fra gli altri di Milenkovic della Fiorentina, ma è tutt’altro che semplice e scontato.
Vedremo se Zhang riuscirà a dare una risposta a far capire i programmi futuri. Navigare a vista in questa situazione non è semplice e soprattutto non può ancora durare a lungo.
E’ chiaro che nessuno è in condizione floride. E’ ovvio e scontato che i fondi di investimento vogliano guadagnarci e così anche il Milan acquistato di recente da un’altra operazione finanziaria di alto livello fa fatica a chiudere certe operazioni. I conti devono tornare. Sto parlando soprattutto di De Katelaere che Maldini e Massara trattano con il Brugge da settimane. Però il giocatore è uscito allo scoperto con la sua società: vuole soltanto il Milan. E così dovrebbe essere più facile chiudere forse già oggi attorno a quei trenta milioni che i rossoneri hanno a disposizione. Naturalmente più bonus e future rivendite, ormai un classico.
La Juve invece non vuole accontentare Allegri su Morata: costa troppo. E forse non convince fino in fondo. C’è invece nel mirino da tempo Paredes e l’operazione si farà soltanto quando la Juve riuscirà a piazzare ius paio di centrocampisti in esubero. E forse di più. L’arrivo di Bremer ha tamponato l’uscita di DeLigt, ma ha smesso Chiellini e non so se Gatti (me lo auguro per lui) sia già pronto a debuttare con la Juve e in Champions. Anche Bonucci ha 35 anni e spesso li dimostra.
Con l’accordo fra Roma e Dybala, grazie soprattutto a Mourinho, per tutti la grande sconfitta è l’Inter. Per me no, per me è il Napoli. Dopo quattro grandi uscite (Insigne, Mertens, Ospina e soprattutto Koulibaly), prendere Dybala a parametro zero, investendo quello che hai incamerato proprio dalla cessione del difensore al Chelsea, sarebbe stata l’operazione perfetta tecnicamente e anche per riportare euforia in una piazza depressa. Quando lo ritrovi un giocatore così a certe cifre?
De Laurentiis ha ribadito in queste ore che non vuole vendere, ma ci aspettiamo allora un rilancio o acquisti intelligenti ai quali ci ha abituato. Credo sia consapevole che questo Napoli non può essere competitivo per lo scudetto e c’è pure una Champions da giocare.

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Venerdì 3 Maggio 2024
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