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L'alfabeto del calciomercato invernale. Dall'Argentina a Zaniolo, passando per l'inchiesta e Leao

di Andrea Losapio
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© foto di Lorenzo Di Benedetto

A come Argentina - La vittoria del Mondiale ha portato tutti su un altro pianeta. Da Messi, che non voleva rinnovare con il Paris Saint Germain e che alla fine resterà, ma anche per Enzo Fernandez e MacAllister. Il primo si trasferirà in una big, forse il Chelsea intenzionato a pagarne la clausola, il secondo invece è chiacchierato in ambito Juventus, anche se le voci non risultano. Difficile per gli altri muoversi, visto che sono già tutti in club di primissima fascia. Anche se Di Maria e Paredes, in bianconero, non stanno lasciando un grande segno di sé.

B come Busardò - Non è un nome noto al grande pubblico, ma chi fa questo mestiere, in qualche modo, lo conosce. Anche perché negli ultimi anni è diventato una figura importantissima per i club, sia per cedere all'estero sia per avere un rapporto fra club italiani. È successo l'anno scorso con Robin Gosens, ma non solo. Nato commercialista, fa andare d'accordo le società su moltissimi aspetti, prendendo le informazioni e tramutandole in trasferimenti. Ora ha incominciato anche a prendere in procura calciatori - come Viti, passato dall'Empoli al Nizza, o Ricci del Torino - ed è il referente italiano della CAA Base, una delle più grandi agenzie di procuratori al Mondo.

C come Cristiano Ronaldo - Impossibile non parlare di lui nel giorno in cui lascia l'Europa - e il calcio che conta - per andare a guadagnare i fantastilioni sauditi, come se fosse indigente. Nessuno lo deve giudicare, d'altro canto 200 milioni a stagione valgono pure farsi svegliare da un muezzin. Di fatto ha chiuso la querelle su chi, probabilmente, è stato il dominatore dei suoi anni, anche se il Mondiale sembrava già una sentenza tombale.

D come Dumfries - Considerando che Skriniar è in scadenza, potrebbe essere lui la prossima plusvalenza Inter per cercare di sistemare il bilancio. Il Mondiale gli ha dato un'ulteriore vetrina, con il Chelsea che potrebbe anticipare l'offerta. Valutazione che oscilla fra i 50 e i 60 milioni, anche se solo una possibile asta potrebbe far raggiungere queste cifre. Anche il Manchester United ci sta pensando.

E come Endrick - È il paradigma di questo inizio di calciomercato. 70 milioni per acquistarlo quando è ancora minorenne e non potrà giocare per il Real Madrid fino all'autunno del 2024, visto che compirà 18 anni il 21 luglio. Potrebbe anche essere una bolla perché non tutte le ciambelle riescono con il buco, basti pensare a Odegaard - ora reinventato all'Arsenal - ma la realtà è che forse il Real Madrid preferisce non esagerare con gli stipendi sin da subito, preferendo il domani all'oggi. Anche se poi con i ragazzini come Vinicius o Rodrygo ci vince le Champions, quindi hanno ragione loro.

F come Frattesi - Confermatosi goleador nel corso dell'inizio della stagione, è uno degli uomini mercato invernali. Carnevali ha detto che ci sono proposte concrete dalla Premier League, di fatto mettendolo sul banco dei cedibili, pur a ottime cifre. "Con la Roma abbiamo un ottimo rapporto", a rimarcare come l'interesse ci sia, forse l'offerta giusta ancora no. Perché i neroverdi vorrebbero Edoardo Bove e Cristian Volpato come contropartite, due dei talenti lanciati da Mourinho nell'ultimo periodo. Bisognerà trovare una quadratura sulle cifre: il 30% va alla Roma (che quindi risparmierà su Frattesi) ma il Sassuolo vuole dai 13 ai 15 cash. Non sarà facile. Altrimenti c'è il Brighton di De Zerbi.

G come Galliani - Chissà se ci saranno i giorni del Condor anche quest'inverno. In estate è stato assoluto protagonista, con tantissimi acquisti. Poi il ribaltone in panchina - lui e Berlusconi non ne sono molto abituati, a dir la verità - e ora ci sarà da piazzare tutti gli esuberi, da Cragno a Molina, passando per Barberis, Machin e forse anche Marrone. L'idea è quella di provarci con Brekalo (situazione avanti, ma non ancora conclusa) e anche con Gagliardini, in uscita dall'Inter, per una formazione ancora più forte. Anche se a giugno poi ci saranno molti riscatti da pagare.

H come Handanovic - Probabilmente l'anno prossimo entrerà nello staff di Inzaghi o, comunque, non difenderà più i pali dell'Inter. Nelle ultime ore però si è parlato anche di un interessamento della Reggina. Sembra abbastanza complicato che possa scendere in Serie B, almeno per il momento. Non è però da escludere del tutto, visto che l'Inter si sta muovendo già per un altro portiere, magari in scadenza.

I come Inchiesta - La Juventus potrebbe essere in difficoltà per quanto successo nell'ultimo periodo, soprattutto sul mercato. Perché è evidente che fare mercato in queste condizioni rischia di essere sotto la lente di ingrandimento. Qualsiasi cosa potrebbe essere soggetta a delle valutazioni e difficilmente potranno esserci colpi da novanta, a meno che non ci siano altrettante cessioni tra Vlahovic, McKennie o anche Rabiot. Sulle plusvalenze invece sarebbe raro che si riapra il processo.

J come Joao Felix - La grande promessa dell'Atletico Madrid, pagato 126 milioni ma che non ha mai reso come dovrebbe. La realtà è che c'era troppa aspettativa su di lui e probabilmente un gioco non consono, visto quanto fatto con la maglia del Portogallo. A questo punto potrebbe addirittura andare via in prestito, magari per farlo rivalutare e sperare di recuperarlo. Ne avrebbe bisogno.

K come Kiwior - Tante offerte per il centrale difensivo della Polonia, a un anno e mezzo dalla fine del contratto con lo Spezia. Piaceva a Milan e Juventus, bloccate però con i conti, quindi i club stranieri possono avere la meglio. Qualche interessamento dalla Premier League è arrivato, il Lipsia ha fatto un sondaggio e ha in canna un'offerta da 20 milioni, lasciando il calciatore per altri sei mesi allo Spezia. Dimensione ideale per concludere la stagione e poi, eventualmente, prendere il posto di Gvardiol.

L come Leao - Situazione ingarbugliata, sempre di più. Il Milan è ottimista per quanto riguarda il rinnovo, alzando lo stipendio a 7 milioni, ma non è convinto che poi il portoghese rimarrà. Perché grandi club sono alla finestra e il prolungamento aiuterebbe solo ad avere maggior forza contrattuale ed economica a giugno. Sarebbe un atto di riconoscenza di Leao verso la squadra che lo ha reso grande, ma con un gentlemen agreement in vista delle offerte di Chelsea e Manchester United. D'altronde se è possibile pagare 120 milioni Enzo Fernandez...

M come Mudryk - Parto complicato quello dell'ucraino all'Arsenal. Perché i Gunners hanno sì presentato un'offerta da 40 milioni, ma lo Shakhtar è convinto di avere un gioiellino sotto mano e quindi rilancia fino a 60. Forse un accordo a 50 milioni si potrebbe fare, perché per ora un'asta non è all'orizzonte, ma le condizioni attuali non sono così facili da far pensare a risolvere alla svelta. Il proprio endorsement, tramite Instagram, il calciatore lo ha già fatto.

N come Nainggolan - Sarà svincolato dal prossimo 4 di gennaio dopo l'interruzione del rapporto con l'Anversa. Ritornerà a Cagliari per stare vicino alla famiglia, ma la sua situazione è ancora da definire. Perché probabilmente arriveranno offerte dalla Serie A - il Monza in particolare - e quindi un altro ritorno in rossoblù sembra difficile. Non ci sono preclusioni nemmeno per un'altra eventuale esperienza fuori dall'Italia. Sicuramente a parametro zero è un affare, al netto delle situazioni fuori campo.

O come Ounahi - Il centrocampista marocchino è il giocatore che ha preso più valore - escluso Enzo Fernandez, fuori categoria - dopo il Mondiale in Qatar. Secondo Transfermarket a inizio novembre valeva circa 3,5 milioni, ora si è quadruplicato arrivando a 15. La verità è che la richiesta dell'Angers ora è molto più alta, intorno ai 35-40. A queste condizioni non sarà facilissimo vederlo in un altro club già quest'inverno, ma monetizzare potrebbe servire anche ai francesi per non rischiare che l'effetto Mondiale svanisca. Piace al Napoli e all'Inter.

P come Prestito - La formula del momento (sempre). Perché se un affare è complicato è semplicemente perché qualcuno non vuole investire la cifra giusta per arrivare al calciatore. E nove volte su dieci il problema è che il titolo definitivo spaventa, in un consumismo usa e getta che non aiuta a pensare al giocatore come un asset ma più come una spesa. Quindi via di prestiti, perché non serve più il giocatore giusto ma quello che non fa spendere. Una logica sballata.

Q come Qatar - Altro che lasciare, c'è quasi l'intenzione di raddoppiare. Perché alla vigilia del Mondiale sembrava oramai quasi sicura una dismissione dell'impegno qatariota in Europa, con il Paris Saint Germain che, di fatto, poteva avere un socio di minoranza o addirittura cambiare proprietario. Questo per le critiche mosse al Mondiale nelle prime battute, poi divenute molto più blande con l'andare del torneo. Così la permanenza di Lionel Messi, dopo la vittoria a Doha, è chiave per l'espansione sportiva e socio-economica della Nazione. Da capire come sarà il budget, perché le voci portavano a una restrizione (e un abbandono della pista Skriniar, di conseguenza).

R come Rabiot - Da qualche mese a questa parte è inarrestabile. Una fonte vicina alla Juventus, qualche tempo fa, ha fatto una battuta. "Ha deciso di giocare per avere un rinnovo importante... Da un altro club". A pensare male si fa peccato ma qualche volta ci si azzecca, visto che la madre, Veronique, si sta già sfregando le mani pensando alla maxi commissione. L'aveva chiesta anche allo United, circa 20 milioni, con risposta picche. Ora potrà farlo con cognizione di causa. Come per Dybala, sembra che sia un destino segnato, ma nelle prossime settimane ci sarà un contatto fra la dirigenza juventina e Rabiot per capire i margini. Sembrano ristretti, ma mai dire mai.

S come Scanavino - Il factotum della Juventus, quello che comanda. Si preannuncia un anno difficile perché dovrà cambiare molto: il direttore sportivo, in primis, ma anche un occhio ai conti, cosa che non è stata fatta nel corso degli anni, in particolare dopo l'arrivo di Cristiano Ronaldo e l'avvento del Covid. La sua politica sarà di sostenibilità aziendale ma con un occhio ai risultati: un buon modo per dire botte piena e moglie ubriaca, situazione che difficilmente può essere coniugata dopo anni di bilanci in rosso fuoco.

T come Tottenham - Un anno fa mosse il mercato italiano facendo da leva alla Juventus, con Paratici che acquistò Bentancur e Kulusevski per Antonio Conte. Non è detto che quest'inverno non faccia lo stesso con altri profili, come Malinovskyi. Anche perché la vetta della classifica è molto lontana, con l'Arsenal che sembra inarrestabile, ma c'è da difendere anche il quarto posto raggiunto in extremis un anno fa. E con il Newcastle in più nella lista delle concorrenti.

U come Ultimatum - In gergo è la classica ultima offerta, quella da dentro o fuori. Ne sa qualcosa Rabiot nella scorsa finestra, quando poi lo United gli ha preferito Casemiro (spendendo molto di più), ma non è l'unico. Può essere un filone soprattutto sui rinnovi, come capitato a Dybala una stagione fa, quando la Juventus poi virò sul non rinnovare all'argentino.

V come Vlahovic - Un anno fa era il giocatore più ambito della Serie A, finito poi alla Juventus in un'operazione davvero complicata. Ora rischia di ritornare sul mercato come sacrificio in avanti, considerato che le big d'Europa sono alla ricerca di un grande attaccante. La sensazione è che, al netto di offerte davvero da capogiro, lui è destinato a rimanere alla Juventus per un altro po'. Anche se le prestazioni, negli ultimi mesi, sono andate a calare drasticamente rispetto all'impatto iniziale.

W come Wasserman- Altra grande agenzia che racchiude moltissimi calciatori, sia in A che nel calcio europeo in generale. Sicuramente la situazione più complicata è quella di Weston McKennie, considerato che la Juventus potrebbe sacrificarlo per finanziare un colpo in mezzo al campo (Milinkovic-Savic?), mentre gli altri nomi caldi come Soyuncu o Moukoko sono destinati a non arrivare in Italia, ma a cambiare maglia ora oppure a giugno. L'attaccante del Borussia Dortmund, fra l'altro, è ambito da tutti i top club. Il loro elenco giocatori è infinito, da Valverde a Laporte, passando per Koopmeiners e Brereton Diaz.

X come Xi Jinping - È stato lui a volere gli investimenti da parte della Cina nel calcio, così come ha scelto di tagliare quasi tutti i cordoni con l'Europa dopo la pandemia e il pallone. Chissà se ora, con la riapertura delle frontiere - e una nuova esplosione del Covid, va detto - qualcosa potrà cambiare. Perché questo potrebbe sbalestrare, nuovamente, il calcio nostrano. Da capire se poi Zhang riuscirà a calamitare eventualmente nuovi investitori dopo quanto fatto con i regional sponsor di qualche tempo fa. È una variabile non troppo da poco.

Y come You First - L'agenzia di Alvaro Torres - e che in Italia ha alcuni dei soci come Miguel Alfaro - si troverà davanti a una sessione di mercato impegnativa. Quasi certamente dovrà spostare Luis Alberto, che alla Lazio non sembra avere futuro e Sarri lo considera oramai come una riserva, anche se quando entra poi dà il suo apporto. In Italia ha fatto affari soprattutto la scorsa estate, ma questo appare come il più complicato visto che il Siviglia difficilmente proverà ad acquistarlo.

Z come Zaniolo - Quest'estate sembrava un separato in casa, poi la considerazione sempre più alta nei suoi confronti da parte di Mourinho l'aveva spinto a rimanere e, magari, valutare il rinnovo. Ora che però mancano 18 mesi alla scadenza la situazione sembra sempre più ingarbugliata. La fumata bianca era a un passo, almeno così pareva, mentre ora la richiesta di oltre 4 milioni e la proposta intorno ai 3 rischiano di non collimare del tutto. E poi attenzione, perché fra un anno c'è una scadenza contrattuale e Zaniolo piace sia al Milan - l'anno scorso Massara disse "troppo costoso" prima di virare su De Ketelaere - sia alla Juventus.

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Venerdì 3 Maggio 2024
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