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Isco al Milan: offerta al Real. Maldini pensa a Damsgaard, la Samp spara 40 milioni. Giroud è fatta davvero. Tonali ha firmato. Il Psg senza limiti chiama Messi e Pogba. Juve, Locatelli da non perdere. Spalletti conferma Emerson Palmieri

di Enzo Bucchioni
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© foto di Federico De Luca

Il Milan vuole Isco, è partita l’offerta al Real Madrid. Era chiaro che nel momento in cui hanno lasciato andar via Calhanoglu per la differenza di un milione di euro di stipendio fra domanda e offerta, i dirigenti rossoneri avessero già in testa un’operazione diversa, in grado di alzare il tasso tecnico e di esperienza della squadra, come ha sottolineato ieri Pioli. Isco è un profilo di questo tipo.

In uscita dal Real dopo una stagione non felicissima con Zidane, 29 anni, il contratto il scadenza l’anno prossimo, Isco è il giocatore perfetto per stare alle spalle dell’unico attaccante nel 4-2-3-1 e cucire il gioco fra il centrocampo e l’attacco, anche con rientri profondi in fase di copertura e inserimenti in zona gol. Ma, volendo, può fare anche l’esterno.

Il Milan, secondo fonti spagnole vicinissime al Real, avrebbe presentato un’offerta da quindici milioni che non si discosta molto dai 18 milioni della valutazione fatta da Transfermarkt. Gli spagnoli stanno valutando, ma la rosa è da sfoltire e anche Ancelotti potrebbe dare via libera nonostante nel passato Isco sia stato un suo pupillo. Ma il Real va rinnovato e il tecnico italiano lo sa benissimo. Isco dunque? L’ostacolo potrebbe essere l’ingaggio elevato. Il giocatore guadagna attualmente sette milioni di euro e in un trasferimento del genere potrebbe chiedere un ritocco anche se il momento del calcio mondiale non consente di tirare troppo la corda. Maldini e Massara contano molti sui buoni rapporti con il Real. Florentino Perez è da sempre un estimatore di Maldini e questo ha sempre agevolato le trattative con il Real come dimostra Teo Hernandez.

Il discorso Isco potrebbe tirare in ballo anche la trattativa per Brahim Diaz. Ancelotti stravede per il piccolo fantasista e lo vorrebbe tenere appunto per inserirlo in rosa al posto di Isco, in alternativa ad Hazard. Il Milan avrebbe voluto rinnovare il prestito di Diaz e prendere anche Isco. Si tratta.

Sembra invece davvero vicina alla conclusione l’ormai lunga telenovela Giroud. Voci da Londra dicono che il Chelsea avrebbe dato via libera, gli ultimi ostacoli sarebbero stati superati e già all’inizio della prossima settimana, se non prima, dovrebbe arrivare l’annuncio. Intanto ieri, come previsto, ha firmato Sandro Tonali che è ufficialmente del Milan per i prossimi cinque anni. Più complicato, ovvio, l’accordo con Kessie, ma anche se la distanza fra l’offerta (quattro) e la richiesta (sei) resta alta, si sta lavorando per trovare un’intesa che il Milan vuole fortemente. Anche il giocatore, per la verità, fino ad oggi non ha mostrato particolare nervosismo. Si dovrebbe fare in tempi stretti.

Difficile invece arrivare a Damsgaard. Il danese era già nel mirino dei rossoneri, ma l’esplosione agli Europei ha complicato tutto. Ora la Sampdoria spara altissimo, Ferrero chiede quaranta milioni e a certe cifre è difficile che possa restare in Italia. Pagato sette milioni, è una grande intuizione e diventerà una super plusvalenza. Il Milan resta vigile, ma è probabile che il destino di questo esterno-trequartista possa essere in Premier League.

Questione di soldi, ovvio. Sono tutti in crisi, ma c’è chi è meno in crisi di altri. E chi i soldi può buttarli anche dalla finestra alla faccia del fair play finanziario e dei discorsi di Ceferin e del suo calcio popolare che popolare non è più da un pezzo.

Il Psg sta facendo di tutto e di più. E’ chiaro che lo sceicco Al Khelaifi abbia in testa di vincere la Champions League per esibirla durante i mondiali invernali dell’anno prossimo nel suo Qatar, e per vincere i soldi non sono un problema. Dopo Donnarumma, Hakimi e Sergio Ramos presentato appena ieri, i francesi sono andati forte su Paul Pogba e udite, udite, lo sceicco avrebbe chiamato il padre dello svincolato (per ora) Messi per dire “se non vi accordate con il Barcellona noi ci siamo”. Mercato senza limiti dunque che fra le idee tiene sempre calda anche quella di Cristiano Ronaldo, testimonial perfetto per i mondiali. La sensazione è che alla fine uno fra Ronaldo e Messi lo sceicco se lo porti a casa.

La Juve aspetta, è in ansia. Quasi prigioniera del suo campionissimo e di un contratto da 30 milioni di euro netti. Abbiamo detto più volte che la decisione sarà solo del giocatore, non resta che aspettare, ma fino a quando? Con o senza Ronaldo la prospettiva cambia. Ma il momento resta comunque difficile. I 400 milioni di aumento di capitale servono a rimettere a posto il bilancio, il mercato non avrà grandi risorse. Almeno Locatelli però va portato urgentemente a casa. E’ un anno che la Juve ruota attorno a questo ragazzo e non può fermarsi davanti a club stranieri che lo corteggiano. Se ne parlerà da lunedì in poi con il Sassuolo che aspetta e spera di chiudere, ma fino a quando? La Juve vuole pagarlo a rate, quaranta milioni spalmati in quattro anni più due giocatori (Fagioli e Dragusin) e su questo si discuterà.

L’Inter, purtroppo, deve fare un mercato creativo. Molto creativo. L’affare Bellerin con l’Arsenal s’è arenato. I nerazzurri vogliono fare il prestito secco, non possono impegnare il futuro in un obbligo di riscatto. Tempi durissimi.

Ieri presentazione in grande stile per due allenatori attesissimi, entrambi ex Inter, che tornano in panchina in serie A.

Spalletti a Napoli ha portato in dote la promessa di Emerson Palmieri, terzino sinistro che ha scelto gli azzurri proprio grazie all’allenatore toscano che l’ha lanciato. Ora De Laurentiis dovrà trattare con il Chelsea su una base di venti milioni che non sono pochi.

Alla finestra c’è la Roma che di un esterno sinistro ha bisogno come il pane dopo il ko di Spinazzola. Parte in svantaggio, ma parte. Intanto però i giallorossi hanno messo nel mirino anche Reinildo Mandava, 27 anni, del Lilla. Un’operazione da una decina di milioni per un esterno che in Ligue 1 ha fatto molto bene.

Restando in tema di esterni, la Lazio ha portato a casa lo svincolato Hysaj, pallino di Sarri, che le fasce le sa fare entrambe. Ieri le visite poi il via libera in attesa del regista sarriano e di capire come mai Luis Alberto che ieri non c’era, abbia avuto davvero un permesso come dicono a Roma, o meno.

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Lunedì 6 Maggio 2024
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