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Dentro la crisi della Juve: Allegri colpevole ma Agnelli il principale responsabile. Nedved e Cherubini dirigenti non da top club

di Michele Criscitiello
Direttore di Sportitalia e Tuttomercatoweb
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Sono le 14.00 mentre scrivo. Volutamente non aspetto Monza-Juventus. Non voglio che la partita, scontata sulla carta, influenzi il mio pensiero attuale. Non cambierò una riga e non torno ad aprire il pc per sistemare qualcosa. Se ha vinto il Monza conferma quanto sto per scrivere, se vincerà la Juventus potrà farlo anche 0-10 non cambia la sostanza del ragionamento.
Torno su un tema caldo, per me: da tre anni è finito il ciclo Andrea Agnelli alla Juventus e al Presidente si può solo dire mille volte grazie per aver preso una Juventus finita e averla riportata sul tetto d'Italia e quasi d'Europa. Nel calcio, però, i cicli come nascono finiscono. Chi lo capisce in tempo è bravo. La Juventus ha il grandissimo demerito di voler allungare il brodo quando nel piatto non c'è più nulla. Prima di parlare di Allegri, colpevole dalla testa ai piedi, bisogna andare alla radice del problema. La società. Non è un allenatore a fare le fortune del club ma il club a fare le fortune dell'allenatore. Ora starete pensando a Gasperini e l'Atalanta: fesseria. Se non ci fossero stati i Percassi a fargli la squadra, Gasperini non avrebbe fatto nulla. Così come non ha fatto nulla di particolare nella sua carriera, se non a Bergamo. Parlo di livelli alti, non salvezze o metà classifica. Torniamo alla Juventus. Agnelli ha commesso troppi errori negli ultimi 3-4 anni e la società ha perso la sua guida. Facile dire dal post Marotta, ed è così, ma non è solo così. Agnelli indovina Conte e Marotta, due top player in panchina e dietro la scrivania. Il Presidente ha il merito di aver indovinato i manager e costruisce un ciclo vincente. Dopo, però, le ha sbagliate tutte. E dico tutte. Perdere Marotta e non sostituirlo è stata una autentica follia. Perderlo senza patto di non concorrenza e lasciarlo all'Inter è stato un autogol fatto con presunzione. Convinto che a Torino il giochino potesse funzionare ma a Milano con i cinesi no. La vecchia volpe di Varese si prende Conte e fa il copia-incolla di Torino. Poi il giochino si rompe anche lì perché Marotta non poteva prevedere la crisi dei cinesi e la fuffa di Zhang.

Agnelli ha sbagliato in campo politico: la mossa della Superlega, con conseguente abbandono della Presidenza di Eca, è una follia senza precedenti. Se fai cognome Agnelli non puoi pensare di fare il rivoluzionario del pallone. Poi l'aspetto tecnico. Una serie di allenatori sbagliati. Prendi Sarri e non lo metti nelle condizioni di lavorare. Prendi Pirlo e sai già che è un fallimento preannunciato. Riprendi Allegri e gli fai 4 anni a 9 milioni di euro a stagione. La colpa non è di Allegri che se la ride in conferenza e ci prende tutti per fessi, giustamente. "Io esonerato?" e se la ride. Perché uno che ha ancora 3 anni di contratto a quelle cifre può essere mandato a casa ma mette in ginocchio qualsiasi società; anche se si chiama Juve. Gli hanno consegnato le chiavi della società. Follia. Anche se sei il migliore allenatore del mondo resti un dipendente e la società la comanda il Presidente non l'allenatore o un Direttore. Figuriamoci alla Juventus. Agnelli ha sbagliato tutti i dirigenti. La promozione di Paratici avvenuta troppo in fretta in un ruolo non suo. Nedved braccio destro, il peggio che potesse mai scegliere. Non ha stile e dna bianconero. Oltre che, al contrario di Maldini, manca anche della competenza tecnica. Cherubini, vice di Paratici che era il vice di Marotta, può costruire la Juventus B, la Juventus Primavera, la rete scouting della prima squadra ma non può essere il Direttore Sportivo della Juventus! Per fare il Direttore alla Juve serve capacità (ed è capace), esperienza (non ne ha a quei livelli) e spessore per prendere i top player e attaccarli al muro. Voi ci vedete Cherubini attaccare al muro Bonucci e Di Maria se sbagliano qualcosa? No. Moggi è stato fatto passare per il diavolo ma nella gestione di una squadra ha dimostrato come ci si rapporta con i Capello, gli Ibra, i Del Piero e i Nedved. Non fiatava nessuno. E in uno spogliatoio non deve fiatare nessuno. Questa è la colpa principale dei Presidenti che hanno preferito i club manager ai Direttori di un tempo. Il calcio è cambiato ma le regole che funzionavano non andavano cambiate. La Juventus ha sbagliato tutto quello che c'era da sbagliare e Allegri è colpevole ma non quanto Agnelli e i suoi dirigenti.

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Lunedì 6 Maggio 2024
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