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Alle 20.00 si chiude la porta: Il Pagellone della serie A. Juve, mercato incerto. Inter, ora hai tutto. Dubbi rossoneri

di Michele Criscitiello
Direttore di Sportitalia e Tuttomercatoweb
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Il mercato più pazzo e strano della storia si chiude questa sera. Ore 20. Che giornatina ci attende. Potrete avere le informazioni live al secondo su Tuttomercatoweb e seguire la maratonamercato su Sportitalia dal mattino alle 8 fino alle 20 con la chiusura della porta. Una goduria perché questa volta al fotofinish arrivano le big: Juve, Inter, Milan, Roma, Fiorentina e Napoli. Tutte a fare qualcosa.
Prima di passare alle solite pagelle di fine mercato, ricordando che i giudizi possono leggermente cambiare in base ad acquisti e cessioni delle ultime ore, non possiamo non spendere tre righe sull'autogol del Napoli che mette in difficoltà tutto il sistema. Chiediamo ai tifosi del Napoli di essere ragionevoli e comprensivi. Nessuno attacca il Napoli e i napoletani ma i metodi del suo Presidente, lo stesso che viene contestato da anni dalla maggior parte dei tifosi e siamo certi che quello che scriviamo è un po' il pensiero anche di calciatori e staff che si ritrovano senza big match di Torino e con 14 giorni di quarantena da vivere a Castelvolturno. La società del Napoli ha fatto la frittata. De Laurentiis ha gestito in maniera pessima tutta la situazione: dalla sua positività fino ad arrivare alla rinuncia per la trasferta di Torino. La Lega Calcio deve far rispettare le sue norme e non può scendere a compromessi se vogliamo finire questo campionato. Altrimenti tra un mese la storia si ripeterà. Ci sono delle regole e vanno rispettate. Da tutti. Che poi il protocollo sia fatto con i piedi e in Federazione non hanno mai fatto chiarezza e la stessa Figc ha dimostrato debolezza nella trattativa con il Governo sono dati di fatto. Poche regole ma chiare, senza lasciare buchi dove possa inserirsi il De Laurentiis di turno. Oggi rifaranno i tamponi e se troveranno diversi positivi due sono le cose: o avremmo dovuto sapere, da Napoli, qualcosa prima o adesso i controlli sui calciatori del Napoli dovrebbero essere controlli approfonditi.
Passiamo alle pagelle per chiudere una triste storia del calcio italiano.

Atalanta Voto 7
Potrebbe fare mercato con la benda sugli occhi, invece, non solo trattiene i pezzi da 90 ma riesce anche a rinforzarsi con gente di spessore come Depaoli, Mirancuk e Romero. Bel colpo Lammers. Cede anche bene tutti i giocatori di seconda fascia e la macchina continua a funzionare perfettamente. Bravi a non smantellare, anzi a puntellare in maniera strategica. Sartori un fenomeno di vecchia data.

Benevento Voto 6,5
Naturalmente i voti sono anche in base agli obiettivi. Il 6,5 del Benevento è diverso da quello del Napoli. Vigorito continua a fare grandi spese e questa volta in serie A ci vuole restare. Partito benissimo con 6 punti in 3 giornate conferma di aver fatto un ottimo lavoro sul mercato. Pasquale Foggia è giovane e preparato, poi certamente con i soldi in tasca si fa meno fatica ma a volte si fanno anche i danni. Pasqualino, per i vecchi amici, costruisce una squadra di spessore e intelligente. Iago Falque, Dabo, Caprari, Lapadula, Barba, Ionita e Glik sono calciatori veri da serie A, non scommesse o pezze a colori. Il vantaggio è stato anche nella programmazione, con la certezza della promozione prima del lockdown. A questo serve stravincere il campionato di B. Questa squadra è un lusso per Benevento che, per la prima volta nella storia, si può godere pienamente la serie A. Peccato per il Vigorito vuoto, sperando riapra presto come tutti gli altri.

Bologna Voto 6
Senza infamia e senza lode. Sarà un campionato tranquillo, per non dire anonimo. Vedremo cosa riuscirà a fare questo Bologna. L'esperienza di De Silvestri, l'estro di Vignato. Il resto poco o nulla. Nel bene o nel male.

Cagliari Voto 5,5
Lo scorso anno fioccavano 7 e 8, poi la grande delusione in campionato e la rivoluzione tecnica. Quest'anno giusto puntare su Di Francesco ma Giulini commette lo stesso errore di un anno fa. Tanti acquisti per le figurine Panini e pochi giocatori funzionali. Il Cagliari preferisce ancora una volta i nomi alla capacità nella scelta dei giocatori. Servono giocatori affamati e non a fine corsa. Le squadre non si fanno più con i nomi da almeno 15 anni.

Crotone Voto 5
Società seria che non fa mai il passo più lungo della gamba. Mercato un po' confusionario e in ritardo su troppe operazioni. Ursino è bravo a conoscere i calciatori di tutte le categorie e vede molta Primavera, ma molti calciatori fanno fatica ad accettare il trasferimento a Crotone. Dovrà sudare, non poco, per confermare la categoria. Petriccione, Rispoli, Cigarini e Marrone potrebbero non bastare. Oggi punterà tutto su Falco del Lecce.

Fiorentina Voto 6
Manca una punta, vedremo oggi se arriverà, Borja a fine corsa, Bonaventura reduce da un infortunio pesante e la scommessa Amrabat. Un po' poco per un Presidente che a parole dichiara di voler far diventare grande la Viola. La sensazione è che stia aspettando il Progetto Stadio per far partire il vero Progetto Fiorentina. Forse ha commesso lo stesso errore di un anno fa ma non diciamo ancora nulla. Vedremo. Dopo due anni non è il massimo trascinarsi la cessione di Chiesa, per 60 milioni di euro, all'ultimo giorno di trattative. Un bravo Commisso lo merita per la Primavera. Far giocare i ragazzi al Franchi è un valore aggiunto per la squadra di Aquilani. Indecente, invece, la decisione di una società come l'Inter che punta milioni di euro sui giovani, si vanta di essere un club all'avanguardia e fa giocare i suoi giovani su un campo di patate come se nel milanese non ci fossero stadi con manto erboso decente. Neanche in eccellenza si vedono queste cose.

Genoa Voto 6,5
L'arrivo di Faggiano ha messo in ordine tante cose. Bene l'arrivo di Maran che vorrà riscattare l'anno buio di Cagliari. Scamacca, Pellegrini, Zappacosta, Destro, Melegoni, Badelij sono tutti acquisti intelligenti fatti con ragione e non a casaccio, come le ultime sessioni. Tuttavia il problema del Genoa, negli ultimi anni, non è mai stato il mercato ma la gestione nel corso dell'anno. Bravo Faggiano a convincere Preziosi a non prendere Balotelli, ha evitato al suo Presidente un altro flop che avrebbe rotto tutti gli equilibri del gruppo.

Hellas Verona Voto 5,5
Ha ragione Juric. Questo mercato è incompleto, ma ci sono ancora poche ore per reperire i tasselli mancanti. Il Verona ha bisogno di rinforzi. Favilli non basta e non basta affidarsi ad occhi chiusi a Juric. L'ultimo campionato bisogna dimenticarlo al più presto per evitare di farsi male da soli. Ottimo acquisto di Barak, bene Colley, Salcedo e Benassi ma manca ancora qualcosa.

Inter Voto 7
Piaccia o no, è stato il mercato di Conte e per Conte. Possiamo avere da ridire su diverse cose, ma è un mercato fatto per vincere subito. Di programmazione non c'è nulla e se Conte quest'anno non vince andrà via con la coda tra le gambe e non potrà lamentarsi di nessuno. Centrocampo top, difesa in parte rinforzata, anche se a vedere bene le operazioni Conte ha distrutto giocatori forti per la difesa nerazzurra, in attacco il grosso era stato fatto la scorsa estate. Vincere per evitare, tra un anno, una rivoluzione.

Juventus Voto 6
Puntare su Pirlo è stato un azzardo che quest'anno, al penultimo anno di Ronaldo da contratto, la Juventus non si poteva concedere. Fare un intero anno con Paratici separato in casa, sapendo che sarà il nuovo DS della Roma non è il massimo. Dopo l'addio di Marotta, Agnelli si è un po' smarrito. Nedved non è l'uomo ideale sul quale costruire il mercato del futuro. Serve un sostituto di Paratici quanto prima. L'arrivo di Morata, la gestione di Dzeko e Suarez, le mancate cessioni e l'arrivo di Chiesa all'ultimo giorno di mercato sono tutte operazioni non marchiate Juventus.

Lazio Voto 5,5
Questa volta Tare ha fatto più fatica del solito. Fares e Muriqi i veri colpi, ma andava fatto altro e troppi colpi sono rimasti in canna a Lotito. Muriqi arriva per un soffio, perché si è ritirata la Fiorentina dalla corsa altrimenti avrebbe perso anche lui. Non è una squadra da primi 4 posti e farà più fatica dello scorso anno. Tante cessioni, alcuni anche intelligenti.

Milan Voto 6,5
Acquista Tonali, conferma Ibra e poi tante giovani scommesse in stile Atalanta. Operazioni intelligenti ma se ti chiami Milan devi avere anche delle forti garanzie. La squadra, comunque, è competitiva per i 4 posti e potrà regalare grandi soddisfazioni. Manca ancora un pezzo, vedremo se oggi arriverà, ma la cosa più grave è il silenzio sul rinnovo di Donnarumma. In caso di partenza a zero, prendete questo 6,5 e trasformatelo subito in 4. Dato positivo: in società, rispetto alla scorsa estate, c'è più organizzazione e maggiore chiarezza.

Napoli Voto 6,5
Osimhen è il vero colpo del calcio italiano e lo fa il Napoli con 70 milioni. Bene la cessione di Allan a 25, anche se la gestione non è stata perfetta. Non arrivano i 70 milioni di euro di Koulibaly e De Laurentiis ci resta molto male. Anche il suo revisore dei conti. Mancata plusvalenza, per ora. Squadra costruita bene e gestita benissimo da Gattuso. Ci sono ancora troppi calciatori da piazzare e ci siamo ridotti all'ultimo. Giuntoli, nel complesso, ha lavorato bene e il colpo Bakayoko fa chiudere in bellezza un mercato gestito sapientemente a due teste: quella di Giuntoli e quella di Gattuso.

Parma Voto 5
Tante scommesse, forse troppo disordine causato anche dall'insediamento di una nuova proprietà, un nuovo Direttore e un nuovo allenatore. La squadra non sembra imbattibile, anzi. Tante cessioni minori ma troppe cose importanti da fare. E' un rischio che il Parma correrà, con la speranza di difendere la categoria.

Roma Voto 4,5
Si salvano la cessione di Under e la conferma di Dzeko. Per il resto non puoi fare il tuo primo mercato senza Direttore Sportivo. La proprietà, però, ha preferito aspettare un anno Paratici e fare melina per questa estate. Fienga si è affidato a due intermediari che non fanno questo di mestiere ma nel complesso non hanno fatto grandi disastri. Sicuramente da una società come la Roma ci aspettavamo organizzazione e acquisti importanti. L'hanno buttata in caciara e rientrare tra le prime 4 sarà molto complicato per i giallorossi.

Sampdoria Voto 5,5
Ferrero era partito male, poi le prime due giornate l'hanno fatto rinsavire ed è corso ai ripari. La squadra ha bisogno, oggi, di ancora due rinforzi. Silva, Keita e Candreva non bastano. Bisogna migliorare difesa e centrocampo. Quagliarella è eterno, certo, ma bisognava pensare anche ad un reale sostituto. Keita ha caratteristiche diverse dal napoletano. Comunque può salvarsi, dietro ci sono società messe peggio e senza allenatore, al contrario della Samp che deve tutto a Ranieri.

Sassuolo Voto 6,5
Se De Zerbi sarà messo nelle condizioni di lavorare, potrà portare a casa obiettivi impensabili. Il Sassuolo è una macchina quasi perfetta basata su un singolo: Roberto De Zerbi. Ottimo lavoro di sponda di Rossi e Carnevali che hanno capito da subito che il vero bomber lo avevano in panchina. Confermare quasi tutta la rosa è stato e sarà un valore aggiunto. Altri milioni di euro, il club li farà l'anno prossimo con Boga, Berardi e Locatelli. Ma tanti altri stanno spuntando come funghi. Tuttavia in società bisogna fare un po' di pulizia per evitare di finire nell'occhio del ciclone quando uscirà la polvere da sotto il tappeto. Tempo al tempo.

Spezia Voto 5
In serie A quasi per caso, però una squadra costruita con orgoglio e idee. Salvarsi non sarà semplice. Strana la decisione di liberarsi subito del DS che ti ha portato in serie A, Guido Angelozzi. Dell'Orco, Marchizza, Sala e tante altre scommesse. Spezia in bilico ma si sapeva che al primo anno c'era il rischio concreto di avere difficoltà oggettive.

Torino Voto 5
Molta confusione anche quest'anno. Se prendi Giampaolo e gli costruisci una squadra al contrario devi prendere in considerazione l'idea che sarà un altro anno tribolato. I tifosi del Torino meritano di vivere le stesse emozioni dei tifosi di Lazio e Atalanta. Per la passione che mette la gente del Toro, non si può pensare di soffrire come lo scorso anno. Giampaolo è un allenatore particolare che non conosce mezze misure. O le sue squadre volano o non decollano mai. Perché i calciatori devono seguirlo e devono capire ciò che vuole. Prendere il mister di Pescara significava cedere un minuto dopo Izzo, per caratteristiche di gioco. Anche in avanti serve una punta e a centrocampo manca il centrocampista con le caratteristiche richieste da Giampaolo. Segno della croce e via.

Udinese Voto 6,5
6,5 al mercato, 4 all'avvio di stagione. Per la prima volta, l'Udinese non fa un mercato da Udinese. Poi che in 3 giornate abbia fatto 0 punti e 0 gol è un altro dato da decifrare. Brutto e pericoloso. Se perdi 1-0 a Verona, 0-2 con lo Spezia e 0-1 con la Roma c'è poco da sorridere ma commentiamo il mercato. Non molla De Paul e non abbassa le iniziali richieste da 40 milioni di euro. Non cede Lasagna per 20 milioni perché ne voleva 30, non lascia partire Okaka e trattiene anche Musso. Insomma i migliori confermati con l'aggiunta del grande ritorno di Pereyra. Non è stato un mercato da Udinese. Adesso sta a Gotti far girare questa squadra, dopo le ovazioni ricevute da stampa e tifosi. Ma un conto è partire dall'inizio e un altro è subentrare. Gotti ha bisogno di avviare la macchina in tempi rapidi. Ottima la gestione del club friulano su Mandragora. Accordo con la Juventus che prolunga il prestito di un anno, a dicembre tornerà in gruppo, e a giugno 2021 farà definitivo ritorno a Torino. Un'operazione conveniente per tutti che è stata rivista per l'infortunio subito dal centrocampista verso la fine della passata stagione.

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Sabato 18 Maggio 2024
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