Argentina, Mascherano: "Scandalo, ci hanno anche derubato in spogliatoio. Non è il torneo della parrocchia"
Ciò che rimane della partita fra Argentina e Marocco, uno dei due match inaugurali per quanto riguarda il calcio in queste Olimpiadi di Parigi 2024, è soprattutto quanto successo nei minuti finali, con i disordini sugli spalti, la partita sospesa per quasi due ore, il rientro in campo ed il successivo annullamento della momentanea rete del pareggio dell'Albiceleste.
Il commissario tecnico Javier Mascherano, che da calciatore ha vinto l'oro olimpico due volte (2004 e 2008) come riferisce l'Ansa si è infuriato nelle dichiarazioni rilasciate contro l'organizzazione dei Giochi di Parigi. "Ciò che è accaduto è uno scandalo - ha infatti detto - "queste sono le Olimpiadi, non un torneo della parrocchia. Prima del caos finale ci sono state ben sette invasioni di campo senza che qualcuno prendesse una decisione. Ripeto, sette volte! E ci hanno pure tirato addosso dei petardi. Noi non volevamo riprendere le partita, e neppure il Marocco, mai vista una roba del genere. Per un'ora e 40' nessuno ci ha detto niente, poi siamo tornati in campo. Tutto questo ci ha lasciato indifesi, eppure queste sono le Olimpiadi...".
L'invettiva non finisce qua: "E non è tutto" - rincara - "perché martedì scorso durante l'allenamento qualcuno è entrato negli spogliatoi e alcuni dei miei sono stati derubati. A Thiago Almada hanno portato via l'orologio e degli anelli. E pensare che a noi ovunque andiamo chiedono sempre, e continuamente, l'accredito...".
Intanto l'AFA (la Federcalcio argentina) ha annunciato di aver fatto ricorso alla commissione disciplinare della Fifa. Nella richiesta, la Federazione chiede che "vengano prese tutte le misure regolamentari per fare in modo che non si ripetano eventi di una gravità del genere". Poi prosegue dicendo: "E' imprescindibile garantire la sicurezza dei protagonisti di questo bellissimo sport che è il calcio, e dalla 'Casa Madre' di quello argentino faremo ciò che è necessario perché questo avvenga".