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Ulivieri: "Fallimento dell'Italia? Tutti colpevoli"

di Vittorio Arba
per Tuttocagliari.net
Lorenzo Marucci
Lorenzo Marucci

Renzo Ulivieri, ex allenatore del Cagliari e attuale presidente dell'associazione italiana allenatori, ha parlato ai microfoni di LaPresse dopo la debacle dell'Italia all'Europeo in Germania, con la sconfitta senza storia contro la Svizzera di sabato che continua a far discutere: "Tutte le componenti del calcio hanno una responsabilità in questa situazione. Ce le dobbiamo prendere anche perché Gravina non ha governato da solo e ha operato con tutte le componenti. Le scelte le abbiamo fatte tutti noi. E quindi le responsabilità ce le dobbiamo dividere tra tutti come tra tutti ci dividiamo il fatto dei successi dei risultati delle nazionali giovanili. Purtroppo la parte apicale ha fallito, c'è poco da fare".

Ulivieri ha poi proseguito: "Il ragionamento va fatto tra di noi, tutte quante le componenti sono coinvolte. Fuori da tutto questo però bisogna ricordare anche la funzione sociale della Figc del calcio, sul territorio. Dal punto di vista mediatico i risultati della Nazionale credo siano importanti ma ci devono essere anche altre cose".

Il problema dov'è?

"Tra Federcalcio e Lega ci sono obiettivi diversi, quando dicono abbiamo la preparazione e poi si va a fare un torneo negli Stati Uniti. È così, alla base c'è una economia di mercato. La Nazionale è considerata un peso? Sì, ma in parte".

Problema anche relativo al calendario intasato durante la stagione?

"Che le squadre giochino troppo lo si sa, ma giocano troppo anche dalle altre parti. Qualcosa da correggere c'è e bisognerà individuarlo. Credo se ne debba parlare con chi ha responsabilità".

La ricetta per trovare un'armonia?

"La penso da anni e non è facile, un patto d'onore tra i presidenti delle componenti che superi le norme e le regole. Credo che questa sia l'unica strada possibile"Infine l'ultimo pensiero di Ulivieri: "Noi abbiamo delle squadre giovanili che mai come in questo periodo ottengono risultati a livello internazionale. Se vanno bene il merito sarà anche di chi li allena. Il problema è nel passaggio da quando arrivano alle nazionali giovanili e devono fare il salto. È lì il momento del problema. E non so come risolvere la cosa. Noi i giovani di qualità li abbiamo. La criticità è proprio in quel passaggio successivo".


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