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ESCLUSIVA TC - FRANCO SELVAGGI: "Cagliari, non mollare proprio ora! Questo è il momento di metterci ancora più grinta e determinazione per completare l'opera. Col Genoa sarà una battaglia. Io giocherei sempre con due punte: osare alla fine paga"

di Matteo Bordiga
per Tuttocagliari.net
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A Cagliari ha lasciato un ricordo indelebile: le sue zampate letali hanno mietuto numerose vittime tra i portieri avversari. Franco Selvaggi sapeva segnare di tecnica, di potenza e di opportunismo: il suo Cagliari, sbrindellato e sbarazzino, ha lasciato il segno in serie A con due sesti posti consecutivi a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta. “Eravamo fortissimi”, assicura Selvaggi, “e se avessimo potuto contare su qualche rinforzo in difesa probabilmente avremmo lottato per lo scudetto. Non sono parole di uno qualsiasi, ma di Roberto Bettega”.

Al Cagliari di oggi non si può oggettivamente chiedere di ripercorrere quei fasti. Ma i rossoblù di Ranieri, negli ultimi due mesi, hanno dato una sterzata netta al loro campionato.

Franco, secondo lei cosa è cambiato nella formazione isolana rispetto al disastroso girone d’andata? La sensazione è che si sia creata la giusta alchimia di squadra e che i calciatori scendano in campo con ben altra consapevolezza.

“L’andamento del campionato ricalca in buona parte quello della scorsa stagione in B: a un girone d’andata zoppicante sta facendo da contraltare un girone di ritorno giocato col vento in poppa. Speriamo che l’esito finale sia lo stesso, in questo caso con la permanenza in serie A. Per come si sono messe le cose direi che il Cagliari ha ottime probabilità di centrare l’obiettivo, ma proprio ora non deve mollare o rilassarsi: anzi, se possibile deve fare ancora di più rispetto a quanto ha fatto fino a questo momento, scendere in campo col coltello tra i denti e mantenere quell’unità di intenti che l’ha contraddistinto negli ultimi mesi. Anche perché la classifica è corta e il margine sulla zona retrocessione non è ancora del tutto rassicurante.”

A tal proposito, la gara col Genoa di lunedì sera non va assolutamente sottovalutata: i rossoblù liguri non hanno forse molto da chiedere alla loro stagione, ma faranno sicuramente una partita seria e rappresenteranno un serio ostacolo per Dossena e compagni. È d’accordo?

“Assolutamente sì. Non mi fiderei molto di una squadra ‘che non ha più nulla da chiedere al campionato’, come si dice in questi casi: sono proprio quelli gli avversari più rognosi. Non hanno nulla da perdere. Racconto un aneddoto significativo: una volta mi chiamarono ad allenare il Crotone, già retrocesso, per le ultime sette partite della stagione. Alla prima uscita con me in panchina andammo a espugnare Marassi, battendo la Sampdoria per 2-0 contro ogni pronostico. Caricai a mille i miei giocatori, perché nella mia vita ho sempre cercato di ottenere il cento per cento in qualsiasi situazione e contesto. E infatti sfoderammo una prestazione incredibile, meritando ampiamente la vittoria. Tutta Italia ne parlò. Quindi dico: Cagliari, stai attento lunedì al Ferraris! Il Genoa farà di tutto per vincere. Sarà una battaglia.”

Quest’anno le cose sono migliorate da quando Ranieri ha iniziato a schierare stabilmente due punte – spesso accompagnate dal trequartista – e, in generale, da quando la squadra ha accantonato il 3-5-1-1 visto molto spesso nel girone d’andata. Segno che osare un po’ di più, nel calcio moderno, premia praticamente sempre?

“Io dico una cosa: giocare con una sola punta è quasi sempre penalizzante per la squadra, perché le punte di solito fanno gol. Personalmente, da allenatore ho sempre schierato due attaccanti. Se avessimo a disposizione Gigi Riva potremmo anche giocare solo con lui là davanti (sorride, ndR), ma siccome non ce l’abbiamo credo sia fondamentale osare qualcosina in più. Oggi si tende ad attendere gli sviluppi della partita per decidere se inserire o meno una seconda punta: c’è da dire che al Cagliari è andata bene, soprattutto in casa, con tutte le rimonte che ha messo a segno proprio nei minuti finali. Ma io, d’altra parte, confido in Ranieri e nella sua grande abilità nel leggere l’andamento della gara.”


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Giovedì 9 Maggio 2024