Radiolina, Casini: "Empoli, Cagliari, Frosinone e Torino le squadre con più interventi Var a sfavore"

Lele Casini ha parlato così del VAR, protagonista anche in Cagliari-Lecce, nella nuova puntata del podcast di Radiolina '90 secondi+recupero': "Prima esisteva solo la moviola, quella televisiva, con dibattiti, processi del lunedì e polemiche per i favori a quella o a quell’altra squadra. La sudditanza psicologica verso le big, i complotti per indirizzare i campionati. Tutto doveva essere risolto con l’avvento del Var: il Video Assistant Refree. Istituito 8 anni fa. Ma le polemiche continuano perché ci sono addetti al Var più attenti e arbitri di campo con più personalità che non accettano gli aiutini dalla regia. Inevitabilmente i due arbitri c.d. “varisti” coadiuvati dai due tecnici video, influenzano, molte volte in modo decisivo, le scelte di campo a migliaia di chilometri di distanza. Se per il fuorigioco vengono tracciate le linee dalla tecnologia avanzata, sui dubbi se un pallone sia completamente entrato in porta o no ormai è stato risolto con la goal line technology. Su tutti gli altri episodi rimane sempre un margine di interpretazione e qui di nuovo le discussioni. La frase fatta più comune è che alla fine nel campionato gli episodi si bilanciano, ma non sempre è così, o almeno non lo è per alcuni siti specializzati che hanno stilato la classifica delle decisioni VAR a favore e a sfavore.

Var, le squadre più sfortunate e fortunate

E allora si nota che le squadre più 'fortunate' con 11 episodi a favore sono Fiorentina e Sassuolo, Empoli con 2 e Juventus con 1 quelle con meno decisioni favorevoli. Di contro quelle più 'sfortunate' sono l’Empoli con 12 interventi Var a sfavore, seguito da Cagliari, Frosinone e Torino con 10.
Ma a prescindere dalle classifiche quello che infastidisce gli sportivi e gli amanti del calcio, è sicuramente la diversità di interpretazione dei singoli episodi. Un mondo a parte, scritto nero su bianco dalle mille fattispecie di in un regolamento che puntualmente viene interpretato soggettivamente. E rende il tutto poco più di una chiacchiera da bar".