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Pres. Imolese: "Status di pro solo sulla carta, ci trattano come tali quando fa comodo"

di Claudia Marrone

Dalle colonne del Corriere dello Sport, per un commento sul momento attuale della Serie C, quando il nuovo incontro tra FIGC e Governo è imminente, è intervenuto il presidente dell'Imolese Lorenzo Spagnoli: "Con la decisione di impedire il blocco definitivo della stagione hanno ribaltato completamente le nostre proposte, mandando un messaggio forte sia alla Serie C, sia al nostro presidente Ghirelli. Siamo rimasti tutti sbalorditi, ma non ci arrendiamo. Continueremo a dire con forza la verità, e cioè che non esistono le condizioni per ripartire nella terza serie. È anche inutile continuare a parlarle: a livello economico e organizzativo i problemi sarebbero insormontabili, per non parlare poi dei protocolli medici che ci vedremmo obbligati a seguire. Non è un caso se tutti i medici delle nostre società abbiano minacciato di dimettersi qualora ci venisse imposto di tornare a giocare. È un momento di grande difficoltà e incertezza, ma il Consiglio Federale non ci ha affatto aiutato a risolvere i problemi. Prima di parlare di tornare in campo, ci mettessero nelle condizioni di essere un club professionistico. La verità semmai è che lo status di professionisti è tale soltanto sulla carta: ci trattano così solo quando fa comodo. Cominciassero a discutere con noi di legge Melandri e diritti televisivi, poi ne riparliamo".

Conclude poi: "Le difficoltà ci sono, è inutile negarlo. Adesso ci auguriamo soltanto che questa idea di tornare in campo venga spazzata via dalla realtà delle cose. Non so davvero nemmeno se riusciremo a iscriverci alla prossima stagione, sentir dire che avremmo già contattato nuovi tecnici mi fa salire i brividi".


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