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De Feudis: "Ognuna delle 301 volte che ho indossato la maglia del Cesena ho avuto pelle d'oca"

di Claudia Marrone

Appese le scarpette al chiodo, l'ex capitano del Cesena Giuseppe De Feudis si è conquistato un posto nel Cesena All-Time, eletto quasi all'unanimità tra nell'undici ideale della storia del club bianconero.
Questo attestato di stima è stato commentato dallo stesso ex calciatore ai canali ufficiali della società: "Questo risultato non può che farmi piacere, essere tra i migliori di sempre della storia bianconera mi riempie di orgoglio: significa che il mio lavoro è stato capito e apprezzato dalla gente. D'altronde con i tifosi ho sempre avuto un bellissimo rapporto, così come con Cesena: quando sono arrivato qui ero un ragazzino e sono diventato un uomo con questa maglia addosso. Di episodi da raccontare ce ne sarebbero tanti, i più belli sono sicuramente quelli legati al primo campionato e alla promozione in Serie A, come la notte di Latina. Ho vissuto emozioni fortissime con questa maglia: ognuna delle 301 volte che l'ho indossata ho avuto la pelle d'oca. A Cesena sono riuscito a dare il massimo di me stesso: ogni partita ho cercato di tirare fuori il meglio”.

Poi spazio a un particolare aneddoto: “Avevo comprato da poco la macchina nuova e avevo lasciato le chiavi nello spogliatoio. A fine allenamento ero rimasto solo io e quando mi sono cambiato per tornare a casa mi sono accorto che la macchina non era più nel parcheggio. Dopo qualche ora sono riuscito a trovarla vicino al ristorante Cerina: era stato uno scherzo di qualcuno, anche se nessuno mi ha mai voluto dire chi”.

A ogni modo, il rapporto con la squadra e la città continua. De Feudis è infatti nello staff di mister William Viali: "Mi piace molto, anche se c'è davvero tanto da imparare. Rispetto al passato è tutto molto diverso e ogni giorno cerco di confrontarmi per comprendere e immagazzinare tutte le informazioni necessarie a aiutare la squadra. Il rapporto con i miei ex compagni di squadra è ancora molto forte: loro mi hanno dimostrato tanto affetto e vicinanza fin dal primo giorno. Ci tengo anche a ringraziarli per aver lasciato libero il numero otto come segno di rispetto nei miei confronti: è stato un gesto bellissimo”.


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