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Avellino, nubi sul club: il 12 luglio se ne saprà di più

di Claudia Marrone

Il 12 luglio è ormai vicino, e di più se ne saprà sul futuro dell'Avellino. Intanto, però, nella giornata di ieri è arrivata la brutta notizia riguardante il sequestro di una cifra intorno ai 100milioni a Gianandrea De Cesare, proprietario di Sidigas SPA, che con una quota pari al 95% controlla l'Avellino e la Scandone Basket: conti ovviamente bloccati, ma sullo sfondo una proposta di concordato preventivo in bianco con richiesta di rinvio di 6 mesi per studiare un piano di rientro.
Le accuse rivolte a De Cesare vanno dal falso in comunicazioni sociali all'omesso versamento di Iva, dalla sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e autoriciclaggio, con somme di danaro che non solo venivano messe in giacenza, ma erano anche impiegate in altre attività imprenditoriali, tra i quali proprio i club sportivi.

Il futuro del club - Il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, si è subito mosso per tentare di salvare lo sport avellinese, ma probabilmente sarà nominato a breve un amministratore giudiziario che provvederà alla gestione straordinaria del club, anche se ovviamente De Cesere tenterà di difendersi. All'orizzonte, comunque, non sembrano esserci possibili acquirenti, tanto che il prossimo campionato di C è a rischio.
Tra le altre, poi, non è da escludere che nel sequestro finisca anche il logo storico del club.

La piazza contro De Cesare - In città è ovviamente già scoppiata la contestazione a patron De Cesare, con tanto di striscioni appesi allo stadio "Partenio Lombardi" che invitano il numero uno biancoverde ad andarsene. Attesi a breve sviluppi.


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