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Salernitana, Pucino: "Colantuono ci trasmetteva ansia"

di Luca Esposito

Intervistato da RadioBussola, il difensore della Salernitana Raffaele Pucino ha analizzato il momento difficile dei granata con la consueta lucidità ed obiettività: “Abbiamo disputato un buon test contro il Rieti, anche se come dice il mister le amichevoli non esistono, giocano tutti per vincere. Venerdi a Palermo vorrei una Salernitana vicina a quella del primo tempo col Pescara. Gregucci crede nelle nostre potenzialità, abbiamo svolto un richiamo di preparazione importante”. Pucino prosegue lanciando qualche stoccata all'ex trainer dei granata Stefano Colantuono: “Avevamo paura di tutto, Colantuono aveva un carattere diverso e non ci aiutava. La sua ansia ci faceva male, i risultati parlavano di cinque sconfitte in sei gare e anche quando vincevamo non giocavamo benissimo pur trovandoci in alto”.

Si chiede ad uno dei più forti della rosa come riconquistare la tifoseria: “Capisco la delusione, la tifoseria ha un sogno e io ribadisco che è il nostro stesso sogno. Non è facile, ma siamo molto dispiaciuti per questa situazione. Una promozione in serie A porta vantaggi a tutti: dalla società ai calciatori passando per la città, persone che ci credono e ci sperano. Ce la metteremo tutta per raggiungere il traguardo, in un percorso ci sono alti e bassi e dobbiamo essere bravi a rimanere uniti proprio ora che le cose non funzionano. Le spaccature non servono, per fortuna la tifoseria ci sostiene e il mio messaggio va a chi non viene più: siete importanti, sosteneteci!”. Molti tifosi chiedono a Pucino notizie di mercato: “L’errore più grande che possa fare un calciatore è sentirsi titolare, ma finalmente ho la fiducia dell’allenatore a prescindere dal minutaggio. Gregucci mi ha trasmesso carica sin dal primo giorno gettandomi nella mischia col Foggia nella ripresa, io sono pronto a dare un contributo alla Salernitana a prescindere dal ruolo. Ne ho interpretati tanti, ma se ti schierano male diventa uno svantaggio. Mi sono sempre chiesto perché Colantuono non abbia più voluto puntare su di me, ma non ci sono risposte. Le colpe sono divise: l’allenatore può dare qualsiasi giustificazione, ma dopo la prima partita di campionato mi sono ritrovato fuori, buttando via tutto quello che ho fatto l’anno precedente. Avevo la stima della società, dirigenza e tifosi, sono andato in panchina anche quando ho fatto gol contro il Livorno".


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