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Processo Bergamini, l'ultimo atto. Padovano: "Ottime sensazioni. Verrà fuori la verità"

di Luca Bargellini

Michele Padovano, ex calciatore di Juventus Pisa e Cosenza, è presente fuori dal Tribunale di Cosenza nel giorno della sentenza sul caso legarto alla morte il 18 novembre 1989 di Donato Bergamini, allora compagno di squadra di Padovano nel club calabrese, da quasi 35 anni al centro di una lunghissima e complessa indagine per scoprire le cause e le responsabilità dei fatti avvenuti.

"Ho ottime sensazioni - ha detto Padovano ai microfoni di SkySport - . Per la prima volta ho visto i giudici concentrati a trovare la verità. Speriamo bene, incrociamo le dita".

La morte di Bergamini fu inizialmente attribuita ad un suicidio, ma tale riscotrusione decadde definitivamente nel novembre 2017, a 28 anni dal fatto, quando una nuova perizia disposta dal tribunale di Castrovillari ha attribuito la morte del calciatore ad un soffocamento/strangolamento; a seguito di questa perizia sono stati iscritti nel registro degli indagati la ex fidanzata e l'autista del camion sotto le cui ruote finì il calciatore.

L'attuale processo è iniziato a quattro anni da tale perizia.


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