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Livorno, l'ex Diamanti: "Mi aspettavo una chiamata da Spinelli"

di Claudia Marrone

A breve la partenza per l'Australia, dove Alessandro Diamanti vivrà una nuova esperienza calcistica, dopo che si è conclusa quella di Livorno. E proprio dalle colonne de Il Tirreno, dell'ultimo anno in amaranto ha parlato l'attaccante:

"Se qualcuno si aspetta che spari su Breda, si sbaglia di grosso. Io rispetto tutti. E poi non mi piace dividere: non voglio si formi il partito dei pro-Diamanti e il partito dei pro-Breda. I livornesi devono tifare per la loro maglia e basta, senza divisioni. Se mi aspettavo una chiamata? Da Breda no, il nostro era un rapporto allenatore-giocatore quindi niente era dovuto. Forse da Spinelli sì, perché pensavo ci fosse un rapporto che magari andava oltre il calcio. Ma evidentemente mi sbagliavo. Comunque il mondo del calcio è questo, le amicizie sono rare. Piuttosto mi tengo nel cuore una reazione della città che non mi aspettavo. Quando è stato chiaro che non rientravo nei piani del Livorno, ho iniziato a ricevere una serie incredibile di messaggi e telefonate. Speravo e pensavo di essere apprezzato a Livorno come giocatore, ma non immaginavo questo affetto per il Diamanti uomo".


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