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Cellino medita l'addio: "Ospite sgradito in casa d'altri. Pensavo che Brescia fosse diversa"

di Tommaso Maschio

Nonostante l’ottimo momento del Brescia, quattro vittorie di fila e una sola sconfitta nelle ultime nove gare, il patron Massimo Cellino è furioso per il trattamento che sta ricevendo nella città lombarda e dalle colonne del Giornale di Brescia sfoga tutta la propria rabbia: “Mi sento un ospite sgradito in casa d’altri e questo non mi piace. Poi tirate voi le conclusioni. Sono qui per rispetto della magistratura anche se non capisco dove vogliano arrivare, non so cosa vogliano cercare. So vivendo nuovamente un incubo dopo i sette anni passati sotto processo a Cagliari. Se sto pensando all’addio? Ero convinto di trovare una città diversa, non ci sto più a fare l’ospite sgradito in casa di altri. Di certo non scappo, non mi sono mai sottratto alla giustizia e poi anche se dovessi essere in Alaska e mi chiamassero per arrestarmi tornerei in Italia. - continua Cellino parlando anche del momento della squadra – Non mi interessano i playoff, voglio salvarmi perché non avrei mai accettato la retrocessione. Allenatore? Colpa mia, scelsi Clotet al posto di Delneri, ma ero in trattativa per comprare il Birmingham (mantenendo almeno inizialmente anche il Brescia)”.


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