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Carpi&Padova, la speranza è l'ultima a morire. I numeri però non mentono

di Luca Bargellini

Numeri alla mano l'impresa, sia per Carpi che per Padova, è possibile. Con cinque gare a disposizione degli emiliani e quattro per i veneti il bottino di punti è assolutamente in grado di ribaltare l'attuale situazione di classifica.

La zona salvezza è distante nove punti e con un en plein di vittorie l'incubo retrocessione sarebbe scongiurato.

In numeri messi i mostra finora in stagione sia dal Carpi che dal Padova non rassicurano tanto quanto le rispettive tifoserie spererebbero.

Il Carpi, ad esempio, ha una media di quasi due gol incassati a partita (59 reti subite finora) che la rende la squadra più perforabile della cadetteria a fronte di un fronte offensivo che finora ha segnato la metà esatta di quanto fatto dal Brescia primo (62 contro 31).

Situazione ancora più complessa per il Padova che in 32 giornate ha vinto appena 4 partite, esattamente lo stesso numero di match che attende i biancoscudati da qui alla fine. Peccato che il destino abbia voluto metterci la mano, con un calendario tutt'altro che semplice, corredato da tre formazioni in lotta per l'altissima classifica: prima il Palermo al Barbera, poi il Lecce in casa e il Benevento al Vigorito.

Infine uno scontro diretto all'Euganeo contro il Livorno. Quando però potrebbe essere già troppo tardi.


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