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Brescia, Bjarnason: "Da Montella ho imparato molto. Sto bene e voglio giocare il più possibile"

di Daniel Uccellieri

Birkir Bjarnason riparte da Brescia. L'islandese torna a vestire la maglia delle Rondinelle a due anni di distanza dall'ultima volta. Il centrocampista ha parlato in conferenza stampa, queste le sue parole raccolte da bresciaingol.com:

Come mai due anni fa ci fu l’addio nonostante un tuo ottimo campionato?
“Si, è vero: avevo fatto un bell’anno. Arrivò un’offerta importante dalla Turchia ed era giusto andare, ma ho sempre avuto bei ricordi di Brescia, della società, dei tifosi e quando il presidente mi ha chiesto di tornare ero molto felice”.

Che ambiente e che gruppo hai ritrovato?
“Per me qui è come tornare a casa. Ho tanti bei ricordi. Sul campo e fuori. I tifosi, tutta la società, vedo un gruppo molto forte, che lotta insieme, c’è voglia di lavorare e fare bene, si è visto subito. C’è voglia di fare qualcosa di bello. Segnare subito è stato fantastico, ora vogliamo lavorare duro per fare un buon campionato”.

Con Balotelli hai giocato sia nel Brescia che in Turchia, ti ha riparlato della sua esperienza in biancoazzurro non andata per il meglio?
“Abbiamo parlato poco del passato. Ci siamo concentrati su quello che era il nostro presente in Turchia”.

Montella cosa ti ha dato?
“Mi ha aiutato molto. Fa giocare bene le sue squadre, è molto preciso in allenamento. Anche alla mia età si può imparare qualcosa di nuovo e con lui è stato così”.

Come stai fisicamente?
“Mi sento bene, non sono ancora al top. Fisicamente posso crescere e migliorare”.

Cosa fai per essere sempre così in forma a 35 anni?
“Negli ultimi anni ho curato molto il mio fisico. Mi sono impegnato a recuperare bene, dormire, mangiare giusto, fare esercizi, la prevenzione è fondamentale per avere meno problemi possibili”.

Giocare fino a 40 anni è un tuo obiettivo come in passato lo è stato per giocatori come Totti o Maldini?
“Non lo so. Penso a fare il meglio possibile per il Brescia. Io mi sento molto bene e voglio giocare ancora tanto. Giocherò per quanto mi sarà possibile”.

Ti senti più leader dello spogliatoio rispetto a due anni fa?
“Presidente e mister mi hanno chiesto anche questo. Aiutare i giovani mi piace, e qui ce ne sono di bravi, lo faccio anche in Nazionale”.

Come mai non sei stato convocato per i match del fine settimana validi per le qualificazioni europee ?
“Non avendo potuto giocare le prime partite di campionato con il Brescia, dato che era in attesa di sapere il campionato, con il ct abbiamo concordato che era meglio saltare per questo giro. Ma il mio rapporto con la Nazionale resta aperto”.

E di recente in Nazionale le hai giocato anche da play, potremmo vederla in quel ruolo anche a Brescia?
“Ormai a centrocampo posso giocare ovunque. Anche se non nascondo che ultimamente mi piace molto giocare trequartista come ho fatto domenica con il Cosenza”.


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