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A San Valentino Foschi riconquista il Palermo, ok al pagamento stipendi

di Alessio Alaimo

Può una squadra di calcio entrarti dentro e restarci a vita? Chiedete a Rino Foschi, direttore dell’area tecnica del Palermo e da oggi presidente della sua creatura, quella che nel 2004 ha portato in Serie A dopo tanti anni e che oggi, al suo terzo mandato (in realtà secondo, l’interregno di poche settimane del 2016 non va considerato), non poteva lasciar morire in mano a degli speculatori finanziari con precedenti poco rassicuranti che hanno provato ad approfittare di un momento di debolezza di Zamparini.
Foschi ha lottato e rischiato anche il licenziamento l’ultimo giorno di mercato, alla fine con forza ha tolto dalle mani la sua squadra a chi con i fatti e con i comportamenti anche in sede di mercato non aveva dimostrato di avere interessi sportivi e tecnici.
Ieri la riunione fiume, oggi la definizione dell’accordo. Rino Foschi si riprende il Palermo. Lunedì 18 la squadra dovrebbe ricevere gli stipendi e quindi il rischio penalizzazione (sarebbe stato un -4) è scongiurato. Tutto è bene quel che finisce bene. La squadra può pensare solo al campo, domani c’è un impegno importante da onorare per riconquistare la vetta. La situazione societaria sta per mettersi a posto piano piano grazie ad un dirigente che è anche tifoso della sua squadra, la sua seconda città, e non poteva permettere che la barca affondasse. Il rosanero è cucito addosso a Rino Foschi che a San Valentino, la festa degli innamorati, riconquista e salva il suo Palermo...


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